«Le scriviamo a nome dell’intero movimento delle farmacie comunali italiane che in questi giorni sta accogliendo con entusiasmo e gratitudine la Sua comunicazione al ministro della Salute Roberto Speranza nella quale chiede l’abilitazione delle Farmacie convenzionate all’effettuazione dei tamponi antigenici rapidi». Apre così la lettera di Venanzio Gizzi, presidente di Assofarm, inviata all’indirizzo di Stefano Bonaccini, presidente della Conferenza Stato-Regioni.

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Anche le farmacie comunali colpite dalla pandemia

«Come certamente saprà – prosegue la missiva – fin dai primi momenti della crisi epidemica le oltre 1.600 farmacie comunali italiane hanno interpretato con coraggio il proprio ruolo sanitario e sociale. La quasi totalità di esse ha sempre operato a serrande alzate nei diversi lockdown generali e locali, i nostri farmacisti hanno lavorato anche quando non erano dotati di tutti i presidi di sicurezza. Anche la nostra categoria ha avuto rilevanti casi di contagio e diverse vittime. In più la nostra Federazione e le sue Associate hanno attivato fin da subito sistemi di dispensazione di farmaci al domicilio di anziani e malati cronici, e in moltissimi contesti locali sono state distribuite gratuitamente mascherine e gel igienizzanti alle fasce meno abbienti della popolazione locale».

Le misure intraprese delle farmacie comunali

«Al fine di ridurre il rischio di contagio dovuto alla periodica necessità di recarsi presso le farmacie ospedaliere tutte le nostre Associate hanno proposto una Dpc non onerosa per le Asl, ottenendo il favore di diverse amministrazioni regionali. Le farmacie comunali hanno insomma interpretato questa fase drammatica della storia del Paese come un’occasione per dimostrare il loro potenziale all’interno del Sistema sanitario nazionale, mettendo a disposizione delle Istituzioni tanto il loro unicum professionale quanto la diffusa presenza territoriale. Una visione della Farmacia, signor Presidente, che ritroviamo nelle Sue parole e che ci auguriamo possano essere il viatico per future collaborazioni tra farmacie comunali e Regioni».

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