
Si è conclusa a Roma la nona edizione delle Giornate nazionali delle Farmacie comunali, organizzata da Assofarm. La scelta della capitale è stata motivata dalla volontà di favorire il dialogo diretto con le istituzioni politiche e gli attori della filiera farmaceutica. L’evento ha registrato una significativa partecipazione istituzionale, con oltre 20 contributi di alto profilo. La giornata inaugurale del 24 novembre 2025 è stata dedicata a un seminario sulle novità riguardanti la Farmacia dei servizi, con un’analisi approfondita del decreto semplificazioni e delle implicazioni della recente sentenza del Consiglio di Stato in materia di deblistering e aderenza terapeutica.
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Dibattito tecnico e prospettive di sviluppo per i servizi farmaceutici
Tra i diversi interventi, l’analisi di Marco Alessandrini, Responsabile Divisione Health & Pharma della Banca del Fucino, che ha messo in luce il valore economico generato dalla Farmacia dei servizi. Sul versante normativo, l’Avvocato Laura Giordani ha confermato che, in seguito al parere del Consiglio di Stato, il è costituisce un’attività consentita e liberamente esercitabile su tutto il territorio nazionale, nel rispetto delle Norme di Buona Preparazione. Andrea Porcaro D’Ambrosio, vice presidente di Assofarm, ha coordinato il seminario, definendo lo sviluppo un progresso verso una farmacia più orientata alla consulenza.
Ruolo strategico della prossimità e l’integrazione con le tecnologie
Il 25 novembre i lavori sono stati aperti dal Sindaco di Roma Roberto Gualtieri, che ha espresso apprezzamento per il lavoro delle Farmacie comunali nella capitale, evidenziando il ruolo strategico della prossimità e l’integrazione con le tecnologie. Il presidente Luca Pieri, nella sua relazione, ha tracciato un bilancio dell’agenda politica della Federazione, citando gli sviluppi positivi come la remunerazione e il Testo unico, senza trascurare le criticità, dalla carenza di farmacisti alle questioni legate al Titolo V. Pieri ha delineato una farmacia del futuro sempre più integrata, sociale e green. Il segretario Generale di Assofarm Francesco Schito ha collegato le origini delle Farmacie comunali, nate per garantire l’accesso ai farmaci, con le attuali esigenze di equità sociale, sottolineando la loro missione di presidio nelle aree più isolate.
Riconoscimento istituzionale e lo sguardo al futuro
I presidenti di Federfarma Marco Cossolo e di Federfarma Servizi Antonello Mirone hanno riconosciuto il ruolo pionieristico delle Farmacie comunali nell’aver avviato, già dal 2006, il dibattito sulla remunerazione dei servizi farmaceutici. Diverse voci politiche hanno portato il loro punto di vista. L’onorevole Andrea Quartini, responsabile Sanità del Movimento 5 Stelle, ha parlato della necessità di potenziare la medicina territoriale. L’onorevole Ilenia Malavasi, della Commissione Affari Sociali della Camera, ha valorizzato le Farmacie comunali come luoghi di welfare e comunità. Donatella Albini, responsabile Sanità di Alleanza Verdi e Sinistra, le ha definite un collegamento tra sanità pubblica e cittadini. Il Senatore Francesco Zaffini, presidente della Commissione Affari sociali del Senato, ha rimarcato l’ascolto della politica verso le proposte degli operatori. Andrea Mandelli, presidente della Fofi, ha ricordato gli ottimi rapporti tra farmacia e politica.
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