In occasione del Consiglio nazionale della Federazione degli ordini dei farmacisti italiani (Fofi), a Roma il 26 novembre 2025, il Presidente Andrea Mandelli ha sviluppato un’articolata relazione. L’intervento si è aperto con il ricordo di due ricorrenze fondamentali: il decennale della scomparsa di Giacomo Leopardi, Presidente Fofi dal 1985 al 2009, celebrato per la sua visione del futuro della categoria, e l’imminente ventennale del Documento programmatico di Palazzo Marini, che nel 2006 ha definito le competenze del Farmacista di comunità, successivamente normate dalla legge 69/2009. Per la Fofi tappe fondamentali per lo sviluppo della Farmacia dei servizi.

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Calo delle iscrizioni e strategie di rilancio

Mandelli ha evidenziato tra le criticità il preoccupante calo degli iscritti ai corsi di laurea in Farmacia, passati da 5.095 nel 2017 a poco più di 4mila nel 2024. Un trend che si verifica nonostante la crescente domanda di farmacisti e l’ampliamento degli sbocchi professionali, dovuto secondo la Fofi a una crisi di percezione della professione tra i giovani. Per invertire la rotta, la Fofi si sta muovendo su tre direttrici. L’istituzione di un Osservatorio-Laboratorio permanente e partnership con la piattaforma UniversityBox per interagire con gli studenti, in particolare la Generazione Z. La riforma dei percorsi formativi, ovvero l’aggiornamento continuo sia universitario che Ecm su competenze aggiornate come digital health e farmacovigilanza. Oltre alla valorizzazione e riconoscimento del ruolo del farmacista: promozione di una cultura professionale evoluta che renda la professione più attrattiva, anche attraverso la richiesta di una specifica indennità per i farmacisti collaboratori nell’attuale rinnovo del Ccnl.

Farmacia dei servizi e riconoscimento economico

Mandelli ha sottolineato la necessità di rendere sempre più strutturale la Farmacia dei servizi, integrando i farmacisti nei percorsi di cura, specialmente nella gestione delle cronicità. L’evoluzione richiede la più stretta collaborazione con la medicina generale e il potenziamento della sanità territoriale, l adeguamento normativo e organizzativo, e un sistema di remunerazione che riconosca il valore professionale delle attività svolte, superando la logica puramente distributiva. Il riconoscimento economico del ruolo è considerato imprescindibile per riaccendere la vocazione alla professione e garantire crescita e riconoscimento sociale. La trasformazione si lega anche a processi più ampi come la riforma del Fascicolo sanitario elettronico, la digitalizzazione dei flussi informativi, che dovrebbero semplificare il lavoro in farmacia. La formazione continua resta prioritaria, per competenze cliniche sempre aggiornate.

Sostenibilità della rete e lotta alle disuguaglianze territoriali

Il Presidente della Fofi ha posto l’accento sulla sostenibilità della rete delle farmacie, evidenziando il rischio di disuguaglianze territoriali. Il sistema rischia di indebolirsi se le farmacie in aree interne e piccoli centri non ricevono adeguato sostegno. Le farmacie rurali sono un presidio sanitario fondamentale per milioni di cittadini. La stabilizzazione della Farmacia dei servizi, sancita anche dai provvedimenti di bilancio, deve essere accompagnata da politiche che ne garantiscano l’uniformità di erogazione nazionale, onde evitare divari nell’assistenza e proteggere il ruolo di prossimità nelle comunità più isolate. Per la relazione integrale si rimanda alla sezione “Documenti allegati”.

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