farmacieuniteAnche quest’anno l’imminenza delle festività natalizie ha prestato a Farmacieunite l’occasione per fare il punto sull’anno che sta volgendo al termine e individuare prospettive legate al prossimo futuro. Il presidente Franco Gariboldi Muschietti, accompagnato dalle cariche della Giunta – ovvero dal vicepresidente Agostino Bruscagnin, dal segretario Andrea Dodi, dal tesoriere Paolo Grigio e dal responsabile per i farmacisti rurali Federico Conte- ha inaugurato la serata, evidenziando come il 2015 sia stato denso di accadimenti, a livello regionale e nazionale (Ddl Concorrenza farmacie, Stabilità, ecc.).

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Il presidente ha presentato una panoramica sulla situazione attuale, manifestando come, ancora una volta, le farmacie siano state messe a dura prova nel loro ruolo di presidi di salute. “Anche, e soprattutto, per questo Farmacieunite ha posto l’accento sulla necessità di creare un valore aggiunto per i propri associati, potenziando ancora i servizi offerti e presentando, all’interno di un contesto in movimento e in difficoltà, nuove opportunità che sottolineino la professionalità e il ruolo primario del farmacista” ha dichiarato Muschietti.

La parola è stata quindi passata a Riccardo Barbisan, consigliere regionale e vicepresidente della V Commissione Sanità della Regione Veneto. Il consigliere ha sottolineato la volontà, da parte della Regione Veneto, di integrare la rete delle farmacie con il sistema sanitario regionale, prevedendo “collaborazioni sempre più strette ed efficaci”. Barbisan, pur non nascondendo la preoccupazione legata a questo momento storico, ha manifestato fiducia nei confronti delle opportunità che possono nascere dalle farmacie, attraverso una partnership sempre più efficiente (e, soprattutto, veloce) con le istituzioni che, nel caso del Veneto, intervengono spesso nelle evoluzioni del panorama sanitario.

L’avvocato Eva Bredariol, rappresentante di Unint-Unindustria Treviso – consorzio nato oltre dieci anni fa per favorire l’aggregazione tra imprese – ha presentato, nell’intervento successivo, un’interessante proposta di riassetto dei rapporti Associazione/Consorzio, al fine di ottimizzare l’erogazione di nuovi servizi che si vogliano svolgere attraverso un rapporto sinergico e veloce, anche attraverso una serie di soluzioni volte a facilitare la futura “convivenza” con le farmacie legate al capitale, allentando tensioni e suggerendo opportunità.

È stata poi illustrata una proposta di accordo per la telemedicina, partendo dalla presentazione del Decreto legislativo n°153/2009, relativo all’attuazione dei nuovi servizi in farmacia, tra cui, emerge la possibilità di offrire prestazioni di primo soccorso ed esami clinici, azioni queste che consentirebbero uno snellimento delle procedure e un progressivo dimensionamento del carico dei servizi di pronto soccorso, in particolar modo per i pazienti fragili e per quelli anziani.

Le opportunità emerse sono legate soprattutto all’acquisizione di nuovi ruoli per la farmacia e all’accreditamento di funzioni per l’intera rete, oltre a un risparmio sulla spesa per il sistema sanitario. Il sistema presentato prevede una connotazione moderna, basata sua una piattaforma intranet che mette in comunicazione il farmacista con una rete di medici specialisti per una veloce refertazione degli esami.

La parola è dunque passata a Massimo Riverso, responsabile dell’azienda InPiù Broker, che ha sottolineato l’evoluzione dei cosiddetti “farmacisti 2.0” e il conseguente adeguamento dei discorsi relativi alle polizze assicurative, che devono tutelare il professionista da problematiche di tipo civilistico, penalistico, e oggi anche da quelle legate a un nuovo concetto di privacy, che si sta evolvendo parallelamente ai servizi offerti dalla farmacia. ”La consulenza su benessere e salute, che accompagna la dispensazione dei farmaci, va tutelata” ha concluso Riverso “attraverso una sottrazione delle possibili difficoltà future, giocando d’anticipo”.

L’intervento successivo è stato affidato a Giuseppe Impellizzeri, che ha tracciato un quadro molto chiaro sulla situazione attuale. “L’evento dominante del 2016 sarà verosimilmente l’ingresso a piè pari del capitale nella proprietà delle farmacie. La categoria si sta preparando ormai da tempo a resistere, o meglio, a convivere con questa novità, destinata inevitabilmente a rivoluzionare il mondo della farmacia italiana” ha affermato. Impellizzeri ha poi sottolineato che il contesto nel quale è stata inserita la norma è quella del ddl Concorrenza, e come le farmacie appartenenti alle catene costituiranno “lo sbocco al mare, nel retail, di concentrazioni economiche che tenderanno ad operare in una logica di integrazione verticale tra produzione, distribuzione intermedia e farmacie”.

Impellizzeri ha evidenziato, a questo proposito, come proprio in questa fase stiano affiorando, in maniera preponderante, le novità tecnologiche, dalle app all’utilizzo dei droni per il trasporto e la consegna dei medicinali, mezzi, questi, che potrebbero essere impiegati potenzialmente in un’area molto vasta e ben oltre la pianta organica di ciascuna farmacia.

A conclusione del suo intervento, l’ex DG di Federfarma ha lanciato una riflessione chiedendosi “per quale motivo, nonostante i tentativi di Farmacieunite e di Assofarm per sollecitare iniziative pubbliche sulla farmacia dei servizi, sulla nuova remunerazione, sul rinnovo della convenzione, sul contratto di lavoro, si è lasciato che questi nodi fondamentali siano rimasti in sospeso, col pericolo che emergano tutti insieme nel momento in cui entra il capitale in farmacia”.

Le farmacie legate alle catene, sostenute da gruppi economici, anche multinazionali, saranno verosimilmente in grado di spingere le negoziazioni, per tali rinnovi, verso benchmark difficilmente raggiungibili dalle farmacie indipendenti.

Il saluto conclusivo è stato rivolto alla platea ancora una volta dal presidente Muschietti, che ha ribadito come le farmacie abbiano ancora molte potenzialità, in quanto presidi guidati da donne e uomini che credono ancora in valore importante: l’unità in un mondo che si trasforma e che possiamo ancora contribuire a cambiare in meglio.

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