La farmacia resta il punto di riferimento essenziale per la salute pubblica, come emerso dal rapporto La nuova farmacia pilastro del Ssn, presentato a Roma l’8 luglio 2025, realizzato dal Censis con il supporto di Federfarma. L’indagine, condotta su un campione di oltre 1.000 adulti, ha messo in luce come il 90% degli intervistati riconosca il valore sociale delle farmacie, in particolare per la vicinanza territoriale e il supporto durante la pandemia. Il 50,1% degli italiani si reca in farmacia almeno una volta al mese, con percentuali più elevate tra gli over 64 e chi ha condizioni di salute precarie.

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Dalla dispensazione ai servizi integrati: l’evoluzione del modello

La concezione della farmacia come presidio sanitario integrato nel Servizio sanitario nazionale è condivisa dal 53,6% del campione. Un dato rilevato è il riconoscimento del ruolo svolto nell’emergenza Covid-19, con il 55,8% che valuta positivamente l’attività di screening tramite tamponi. Parallelamente, una quota minoritaria ma rilevante (46,4%) continua a vedere la farmacia principalmente come un punto di distribuzione di farmaci e prodotti per il benessere. La frequentazione è in aumento anche tra i giovani e chi gode di buona salute, segno di una percezione sempre più ampia delle sue funzioni.

Le richieste dei pazienti e le sfide per il futuro

Il 92,5% degli intervistati si dichiara favorevole all’ampliamento dei servizi farmaceutici. Tra le richieste più frequenti figurano il recapito domiciliare per pazienti fragili (82,7%), la distribuzione di farmaci per conto delle Asl (76,4%) e l’offerta di test diagnostici (73,3%). Nonostante solo il 31,1% sia a conoscenza della sperimentazione della Farmacia dei servizi, il 68,9% ha segnalato la presenza di almeno un servizio sperimentale nella propria farmacia di riferimento. Le criticità emerse hanno riguardato principalmente la disomogeneità territoriale nell’offerta (39,4%) e la necessità di maggiori risorse strutturali. Il 76,1% degli italiani ritiene comunque che lo sviluppo del modello possa migliorare l’assistenza sanitaria nazionale.

Farmacia presidio importante della medicina territoriale

Ketty Vaccaro, responsabile Ricerca biomedica e salute del Censis, ha spiegato che «favorevoli nella stragrande maggioranza alla presenza di nuovi servizi, il 76,1% degli intervistati vede favorevolmente anche un ampliamento del ruolo della farmacia, chiamata a diventare un presidio importante della medicina territoriale, soprattutto grazie alle sue caratteristiche peculiari di accessibilità e prossimità. Qualcuno teme però che non tutte siano in grado di farlo, con il rischio di mantenere le profonde differenze di offerta sul territorio. Si tratta di una sfida importante per la farmacia, proprio per continuare a garantire la funzione di presidio pubblico per la salute che i cittadini gli riconoscono ma anche di punto di riferimento per il perseguimento del benessere complessivo, in linea con la nuova concezione della salute degli italiani».

Farmacia capace di intercettare e soddisfare i bisogni di salute e benessere

Marco Cossolo, presidente di Federfarma, ha commentato il rapporto: «I risultati della ricerca Censis restituiscono l’immagine di una farmacia in continua evoluzione, capace di intercettare e soddisfare i bisogni di salute e benessere dei cittadini. Bisogni che sono diversificati a seconda delle fasce di età e delle condizioni personali di ciascuno: non solo gli anziani e i cronici, ma anche i giovani e i sani, che si rivolgono alla farmacia per ricevere consigli e servizi di prevenzione e benessere. Le valutazioni positive espresse dai cittadini, ma anche le loro elevate aspettative, confermano che è ora necessario lavorare in sinergia con le istituzioni e gli altri professionisti della salute per rendere strutturale il modello della farmacia dei servizi all’interno del Ssn».

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