Il 6 ottobre 2021 il vicepresidente della Federazione ordini farmacisti italiani (Fofi), Luigi d’Ambrosio Lettieri ha esposto una serie di osservazioni, a nome della Federazione, alla commissione Affari Sociali, nell’ambito dell’esame, in sede consultiva, del disegno di legge recante delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l’attuazione di altri atti dell’Unione europea – Legge di delegazione europea 2021. L’argomento sottoposto alla Federazione è stato il recepimento del Regolamento UE 2019/6 sui medicinali a uso veterinario, un tema definito da d’Ambrosio Lettieri «rilevante e centrale nell’ambito della normativa nazionale». Diversi sono infatti gli aspetti legati all’uso dei farmaci per gli animali che il vicepresidente della Fofi ha voluto mettere in rilievo. «La corretta gestione del farmaco veterinario – ha dichiarato d’Ambrosio Lettieri in audizione – è indubbiamente uno degli aspetti fondamentali nella strategia di prevenzione e controllo dell’antibiotico-resistenza. In tale ambito, l’introduzione della ricetta elettronica veterinaria rappresenta un importante passo verso il monitoraggio e il tracciamento puntuale e preciso. La somministrazione razionale dei farmaci veterinari, la biosicurezza e la tracciabilità sono strumenti indispensabili per garantire sicurezza ed efficacia terapeutica».
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Farmaci veterinari e vendita online
d’Ambrosio Lettieri ha riferito alla commissione Affari Sociali una serie di proposte che la Fofi auspica trovino spazio nella legislazione sulla gestione dei farmaci veterinari. Tra queste, una riguarda il commercio online. «Riteniamo opportuno – ha esordito d’Ambrosio Lettieri – verificare la possibilità di escludere la vendita online dei medicinali veterinari. Il Regolamento dell’Unione 2019/6 stabilisce norme per la vendita, l’importazione, l’esportazione, la fornitura, la distribuzione, il controllo e l’uso di farmaci veterinari. Per non vanificare questo sistema di controllo è importante garantire che l’accesso al farmaco avvenga tramite i canali distributivi tradizionali, contrastando il ricorso a forme clandestine di commercio, che possono comportare gravi rischi per la salute. I prodotti posti in commercio attraverso canali online possono essere contraffatti ed è difficile accertare i requisiti del soggetto che li cede. Inoltre è complesso anche accertare l’autenticità della prescrizione e il possesso dei requisiti del medico prescrittore. Se non fosse possibile impedire questa modalità di vendita, auspichiamo la definizione di un regolamento recante criteri e obblighi stringenti che possano contrastare ogni possibile abuso e atti a garantire l’uso dei medicinali in condizioni di massima sicurezza».
Farmacovigilanza e controlli anche per i produttori
La farmacovigilanza è un altro tema chiave che la Fofi ha affrontato di fronte alla commissione Affari Sociali. «Riteniamo auspicabile rafforzare l’attuale impianto di farmacovigilanza – ha sottolineato d’Ambrosio Lettieri – su temi come la resistenza ad antivirali e antiparassitari, dedicandovi risorse economiche e professionali. Occorre inoltre promuovere nuovi programmi di studio di farmacovigilanza attiva con l’obiettivo di aumentare le conoscenze sui medicinali veterinari per prevenire gli eventi avversi e monitorare la presenza di un rapporto rischio/beneficio favorevole». Tra le altre proposte formulate dalla Fofi, il vicepresidente ha posto l’attenzione sulla necessità di rafforzare il contrasto all’uso improprio di medicinali veterinari assunti dall’uomo. Ha poi sottolineato il conflitto d’interesse che genera la vendita dei farmaci da parte del veterinario prescrittore e la necessità di estendere i controlli attualmente in vigore per prescrittori, distributori e dispensatori, anche ai produttori. «Auspichiamo – ha riferito d’Ambrosio Lettieri – che gli obblighi vengano estesi anche al soggetto produttore che deve documentare le quantità, la provenienza e la destinazione dei principi farmacologici acquistati, trasformati e ceduti».
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