Farmaci malattie gravi,In Italia ben 150 farmaci malattie gravi sono a rischio di reperibilità. Trattasi di trattamenti che non sono reperibili sul territorio nazionale mentre si trovano facilmente all’estero ma a prezzi fino al 60% in più rispetto a quelli praticati in Italia sotto il controllo dell’SSN, il Servizio Sanitario Nazionale.

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Ebbene, in Italia attualmente mancano o sono di scarsa reperibilità farmaci importanti come quelli per le cure antitumorali, contro la bronchite cronica e quelli prescritti ai pazienti affetti dal Parkinson.

Questa situazione si è venuta a creare a causa del fatto che per i distributori è più conveniente, in quanto si guadagna di più, vendere certe medicine all’estero piuttosto che in Italia proprio perchè in Paesi, come ad esempo la Germania, i prezzi al dettaglio sono poi decisamente più alti.

Di conseguenza il cittadino italiano è costretto ad acquistare i farmaci all’estero spesso attraverso canali non soggetti a stretto controllo. Ci si riferisce nello specifico a quei siti Internet che vendono farmaci online senza prescrizione medica, e sui quali ancora in Italia non c’è un efficiente contrasto anche a causa di vuoti di natura legislativa.

Sebbene infatti, per la libera circolazione delle merci sul territorio europeo, esportare i farmaci sia in tutto e per tutto un’operazione legale, è chiaro che questo non può essere fatto in Italia a scapito dei pazienti che dei trattamenti hanno bisogno con urgenza per poter proseguire con le cure.

Quello relativo all’esportazione dei farmaci all’estero è diventato un business così appetibile da aver oramai da tempo attirato anche l’interesse della criminalità organizzata. La conferma in merito arriva dal numero crescente di casi di furto di medicinali negli ospedali italiani proprio con il fine poi di rivenderli all’estero.

I farmaci più esportati all’estero sono quelli antitumorali, in quanto mediamente più costosi, con la conseguenza che spesso gli interventi chirurgici vengono differiti nell’attesa che arrivino i farmaci dall’estero per la terapia su pazienti affetti, per esempio, da leucemia che hanno bisogno di trattamenti che non sono sostituibili da altri.

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