Il 19 luglio 2021 Assosalute-Federchimica, l’Associazione nazionale farmaci di automedicazione, ha organizzato con Fortune Italia un evento intitolato “La sanità che vorrei: il valore dell’automedicazione responsabile”. Grazie al coinvolgimento di rappresentanti istituzionali, associazioni di medici, farmacisti e cittadini, il meeting è stata un’occasione per fare il punto sull’attuale situazione della sanità in Italia, sulle evoluzioni del Servizio sanitario nazionale (Ssn) e sul ruolo dell’automedicazione in questo contesto. Nel confronto sono stati anche presentati e analizzati i dati emersi da uno studio del Censis che ha indagato i comportamenti, le attitudini di salute e le aspettative dei cittadini sulla sanità del futuro. L’indagine ha messo in evidenza la volontà generale di avere a disposizione un’assistenza sanitaria più vicina e più accessibile, con un potenziamento dei servizi erogati dalle farmacie territoriali. Secondo le rilevazioni del Censis, infatti, l’89,6% dei cittadini vorrebbe strutture sanitarie di prossimità riconoscibili e di facile accesso per le cure primarie, l’83,5% aspira al potenziamento delle farmacie come centri servizi, mentre il 73,1% vorrebbe una sanità più digitale, intensificando il ricorso alla telemedicina.

[Se non vuoi perdere tutte le novità iscriviti gratis alla newsletter di FarmaciaVirtuale.it. Arriva nella tua casella email alle 7 del mattino. Apri questo link]

Censis: «Con la pandemia, automedicazione per il 65,4% dei cittadini»

Lo studio del Censis mostra un’elevata percentuale di pazienti che, dall’inizio della pandemia, ha fatto ricorso all’automedicazione. A fare questa scelta è stato il 65,4% degli Italiani, in particolare giovani (77,8%), laureati (72,8%) e occupati (71,6%). «Per il 76,1% di questi cittadini – precisa il Censis – l’automedicazione si è rivelata decisiva o importante per guarire e svolgere le attività a cui avrebbe dovuto rinunciare». I dati mettono anche in luce come l’automedicazione sia stata usata in modo responsabile, considerato che il 77,4% di chi se ne è avvalso si è rivolto anche al medico o al farmacista. L’approccio responsabile all’automedicazione è, secondo Assolsalute, la strada per accrescere la cultura sanitaria dei pazienti e contribuire a preservare le risorse del Sistema sanitario. «Da oltre 50 anni Assosalute promuove progetti per valorizzare l’automedicazione responsabile e l’empowerment del cittadino – ha dichiarato Salvatore Butti, presidente di Assosalute-Federchimica – con l’obiettivo di contribuire alla crescita della cultura sanitaria del nostro Paese e alla sostenibilità del nostro Sistema sanitario. La pandemia ha accelerato alcuni processi e messo sotto gli occhi di tutti, cittadini, professionisti del settore e istituzioni, la necessità di far fronte alla domanda di salute crescente, che non sempre riesce a essere corrisposta dalle risorse non illimitate del nostro Sistema sanitario».

Cittadini in cerca di un’assistenza sempre più territoriale

Scopo dell’indagine del Censis è stato anche quello di cogliere le aspettative dei cittadini per il Servizio sanitario del prossimo futuro. Ne è emersa una grande richiesta di avere a disposizione servizi sanitari sempre più vicini e di facile accessibilità. «I cittadini chiedono una gestione sempre più territoriale e autonoma dei piccoli disturbi – ha aggiunto Salvatore Butti -. Come Assosalute sono due gli aspetti su cui vogliamo concentrarci: supportare la collaborazione tra i medici di medicina generale e i farmacisti affinché “intercettino” questa domanda di salute dei cittadini e la supportino nel rispetto delle specifiche professionalità; promuovere e sviluppare azioni di informazione e di educazione al cittadino sui temi della salute affinché possano contribuire alla crescita della cultura sanitaria del nostro Paese e alla sostenibilità del nostro Sistema sanitario».

© Riproduzione riservata

Non perdere gli aggiornamenti sul mondo della farmacia

Riceverai le novità sui principali fatti di attualità.

Puoi annullare l'iscrizione con un click. Non condivideremo mai il tuo indirizzo email con terzi.