Farmaci con obbligo di ricettaIn occasione della variazione dei prezzi dei farmaci di fascia C, con obbligo di ricetta, presenti nel mese di gennaio degli anni dispari, diverse testate giornalistiche rivolte al pubblico hanno diffuso una serie di informazioni su cui Marco Cossolo, presidente Federfarma, ha ritenuto opportuno diramare un intervento chiarificatore, al fine di evidenziare che «i prezzi dei farmaci di fascia C con ricetta possono essere aumentati da parte delle aziende produttrici ogni due anni, nel mese di gennaio degli anni dispari». A tal proposito, spiega Cossolo, «sugli aumenti di prezzo vigila l’AIFA che, come riportato sul sito Internet dell’AIFA stessa, effettua un monitoraggio sugli incrementi, che non possono superare l’inflazione programmata», sottolineando che «i prezzi dei medicinali senza obbligo di ricetta medica, invece, sono stabiliti autonomamente da ciascun esercizio (farmacia, parafarmacia o corner del supermercato)». Il dirigente precisa inoltre che «i prezzi dei medicinali di fascia C con ricetta, cioè di farmaci considerati non essenziali o per i quali esiste un farmaco corrispondente in fascia A a carico del Ssn sono stabiliti dalle aziende produttrici», tanto e vero che, spiega Cossolo, «gli aumenti di prezzo si ripercuotono sulle farmacie che acquistano i farmaci dalle aziende a prezzi più alti».

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Una ulteriore puntualizzazione riguarda il prezzo dei farmaci da banco. Il dirigente sottolinea infatti che «è scorretto, e del tutto fuorviante per il cittadino, parlare di sconti sui farmaci senza obbligo di ricetta, perché questi farmaci – farmaci da banco (OTC) e senza obbligo di prescrizione (SOP) – non hanno un prezzo massimo sul quale si possano fare sconti; ogni operatore pratica il prezzo che vuole in base alle condizioni di acquisto». «Anche l’affermazione – aggiunge Cossolo – secondo la quale i prezzi dei farmaci senza ricetta sarebbero sempre più bassi nei supermercati non corrisponde alla realtà perché questo può essere vero per alcuni prodotti civetta, ma non per tutto il paniere dei medicinali senza ricetta. Va anche considerato che i supermercati mettono in vendita solo pochi tipi di farmaci, mentre nelle farmacie sono reperibili tutti i medicinali senza ricetta, compresi quelli meno richiesti».

Infine, conclude Cossolo «non è possibile mettere sullo stesso piano i medicinali di fascia C con ricetta e i prodotti senza ricetta (Sop e Otc), in quanto si tratta di due mercati completamente diversi, il primo vigilato e il secondo totalmente libero, relativi a medicinali con caratteristiche diverse, che richiedono tutele diverse a garanzia del cittadino. Non è la stessa cosa acquistare un semplice farmaco per il mal di testa, che può anche avere un prezzo libero, o acquistare un farmaco stupefacente, un antibiotico o un ormone a prezzo vigilato».

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