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Una ulteriore puntualizzazione riguarda il prezzo dei farmaci da banco. Il dirigente sottolinea infatti che «è scorretto, e del tutto fuorviante per il cittadino, parlare di sconti sui farmaci senza obbligo di ricetta, perché questi farmaci – farmaci da banco (OTC) e senza obbligo di prescrizione (SOP) – non hanno un prezzo massimo sul quale si possano fare sconti; ogni operatore pratica il prezzo che vuole in base alle condizioni di acquisto». «Anche l’affermazione – aggiunge Cossolo – secondo la quale i prezzi dei farmaci senza ricetta sarebbero sempre più bassi nei supermercati non corrisponde alla realtà perché questo può essere vero per alcuni prodotti civetta, ma non per tutto il paniere dei medicinali senza ricetta. Va anche considerato che i supermercati mettono in vendita solo pochi tipi di farmaci, mentre nelle farmacie sono reperibili tutti i medicinali senza ricetta, compresi quelli meno richiesti».
Infine, conclude Cossolo «non è possibile mettere sullo stesso piano i medicinali di fascia C con ricetta e i prodotti senza ricetta (Sop e Otc), in quanto si tratta di due mercati completamente diversi, il primo vigilato e il secondo totalmente libero, relativi a medicinali con caratteristiche diverse, che richiedono tutele diverse a garanzia del cittadino. Non è la stessa cosa acquistare un semplice farmaco per il mal di testa, che può anche avere un prezzo libero, o acquistare un farmaco stupefacente, un antibiotico o un ormone a prezzo vigilato».
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