Roche ha il 1 febbraio 2024 annunciato i nuovi dati positivi provenienti da due studi internazionali di fase III, Balaton e Comino, volti a valutare faricimab nell’edema maculare dovuto a occlusione venosa retinica di branca e centrale (Brvo e Crvo). Mentre i trattamenti a oggi disponibili per la Rvo vengono somministrati solitamente ogni mese o ogni due mesi, i dati hanno dimostrato che quasi il 60% delle persone che hanno ricevuto faricimab all’interno dello studio Balaton e fino al 48% delle persone che hanno ricevuto faricimab nello studio Comino, sono state in grado di estendere gli intervalli di trattamento fino a tre o quattro mesi. Inoltre, i pazienti negli studi hanno mantenuto il miglioramento visivo e l’importante riassorbimento retinico ottenuti nelle prime 24 settimane degli studi per oltre un anno.

[Se non vuoi perdere tutte le novità iscriviti gratis alla newsletter di FarmaciaVirtuale.it. Arriva nella tua casella email alle 7 del mattino. Apri questo link]

Dati clinici e di real-world solidi

Il riassorbimento del fluido retinico è un’importante misura clinica poiché l’edema causato dall’eccesso di liquido nel segmento posteriore dell’occhio è stato associata a visione distorta e sfocata. In entrambi gli studi faricimab è stato ben tollerato e il profilo di sicurezza è stato in linea con quello degli studi precedenti. Levi Garraway, chief medical officer e head of global product development di Roche, ha osservato che «questa è la prima volta che i miglioramenti della visione e dell’anatomia sono stati mantenuti per oltre un anno negli studi internazionali di fase III per entrambe le occlusioni venose retiniche di branca e centrale. Questi risultati a lungo termine si basano su dati clinici e di real-world solidi che confermano faricimab come un’opzione terapeutica efficace per le persone con patologie retiniche che possono causare la perdita della vista».

Assorbimento del fluido retinico

Secondo Ramin Tadayoni, capo del Dipartimento di Oftalmologia presso la Cité University di Parigi, Francia, e presidente di Euretina, «i miglioramenti della vista e l’assorbimento del fluido retinico mantenuti fino a 72 settimane confermano faricimab come un trattamento efficace per l’occlusione venosa retinica. Sono necessarie più opzioni terapeutiche per trattare le persone affette da questa condizione, e questi dati mostrano che faricimab può potenzialmente migliorare i risultati riducendo il numero di visite necessarie».

© Riproduzione riservata

Non perdere gli aggiornamenti sul mondo della farmacia

Riceverai le novità sui principali fatti di attualità.

Puoi annullare l'iscrizione con un click. Non condivideremo mai il tuo indirizzo email con terzi.