Evoluzione del ruolo dei farmacologi, Cirino (SIF): «Professione in continua crescita»

La farmacologia è una disciplina in costante evoluzione che richiede competenze sempre più ampie e diversificate. Come sottolineato da Giuseppe Cirino, presidente della Società Italiana di Farmacologia (SIF) e docente di farmacologia all’Università degli Studi di Napoli Federico II, i farmacologi moderni devono avere conoscenze in più ambiti: dalla fisiologia alla biochimica, dalla patologia alla statistica. In un’intervista a FarmaciaVirtuale.it, disponibile aprendo questo collegamento, Cirino ha osservato che l’avanzamento delle tecniche di manipolazione genetica e cellulare ha aperto nuove frontiere nella ricerca farmacologica. I farmacologi sono ora in grado di studiare in modo più preciso i meccanismi d’azione dei farmaci, utilizzando modelli sperimentali sempre più sofisticati. Ciò ha portato allo sviluppo di terapie mirate, come l’immunoterapia, che agiscono su target specifici per modulare i processi patologici.

“Reverse pharmacology” per osservazioni cliniche e meccanismi molecolari

Ciò nonostante, come spiegato da Cirino nell’intervista, la complessità crescente della farmacologia richiede un approccio multidisciplinare e collaborativo. I farmacologi lavorano in sinergia con medici, biologi e altri professionisti per comprendere a fondo i meccanismi delle malattie e individuare nuovi target terapeutici. La “reverse pharmacology” – citata da Cirino –, ad esempio, permette di partire dalle osservazioni cliniche per poi approfondire i meccanismi molecolari attraverso modelli sperimentali. L’enorme mole di dati generati dalla ricerca farmacologica moderna pone nuove sfide. Il Presidente della SIF ha evidenziato che l’utilizzo di strumenti informatici avanzati, come l’intelligenza artificiale e la bioinformatica, diventa essenziale per analizzare e interpretare questa vastità di informazioni. Alla luce di quanto evidenziato, secondo Cirino i farmacologi del futuro dovranno possedere competenze trasversali, che spaziano dalla biologia molecolare all’informatica.

Professionisti preparati per la farmacologia moderna

Venendo al ruolo della Società Italiana di Farmacologia (SIF), Cirino ha osservato che l’obiettivo sempre più centrale è promuovere la formazione e l’aggiornamento dei farmacologi. Ciò anche grazie a iniziative come la costituzione del “SIF Early Career Pharmacologists Group”. In tale direzione, come spiegato da Cirino, la SIF investe nella crescita delle nuove generazioni, offrendo formazione, borse di studio e scambi internazionali. L’obiettivo è formare professionisti preparati per le sfide della farmacologia moderna, con attenzione particolare alla comunicazione scientifica e alla corretta informazione sul farmaco. Il ruolo dei farmacologi, dunque, per il Prof. Cirino è in continua evoluzione, richiedendo competenze sempre più ampie e diversificate. La collaborazione multidisciplinare, l’utilizzo di tecnologie avanzate e l’investimento nella formazione dei giovani sono elementi chiave per affrontare le sfide della farmacologia moderna e sviluppare terapie innovative per il benessere dei pazienti.

Appuntamento a Sorrento dal 13 al 16 novembre 2024

Il presidente Cirino ha poi sottolineato come proprio il prossimo Congresso Nazionale SIF, che si terrà a Sorrento dal 13 al 16 novembre 2024, avrà come focus ricerca, innovazione, sostenibilità, appropriatezza e, non per ultima, proprio la formazione. Con simposi, letture magistrali e tavole rotonde i temi saranno discussi da farmacologi di base e clinici insieme ai regolatori, alle aziende farmaceutiche, ai medici specialisti, ai politici, alle associazioni dei cittadini-pazienti, creando un confronto costruttivo tra tutti gli stakeholders coinvolti nel mondo del farmaco e della salute. Per maggiori informazioni sull’evento è possibile accedere al portale dedicato al link https://congresso2024.sifweb.org/.

Si rimanda alla video-intervista integrale aprendo questo collegamento.