L’Ente nazionale di previdenza e assistenza farmacisti (Enpaf) ha comunicato che, da settembre 2021, per ottenere la liquidazione del contributo 0,15% ex art. 17 D.p.r. 371/98 sarà imprescindibile che i richiedenti si trovino in una situazione di regolarità contributiva. «Come è noto – dichiara l’Enpaf in una nota – prestazioni di welfare integrato garantite dall’Ente tramite il Fondo sanitario Emapi sono connesse alla condizione di regolarità contributiva del richiedente. Analogamente a quanto previsto per le predette prestazioni, a partire da settembre 2021, anche la liquidazione del contributo 0,15% ex art. 17 D.p.r. 371/98 sarà subordinata alla condizione di regolarità contributiva dell’avente diritto».

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I casi di irregolarità contributiva

L’Enpaf specifica le diverse casistiche di irregolarità contributiva. «La regolarità contributiva – precisa l’Ente – non sussiste nel caso di iscritti che, non avendo pagato il contributo dell’anno, ricevono una cartella di pagamento in riscossione “coattiva” nel corso dell’anno successivo, oppure di iscritti che avendo subito un reintegro contributivo nel corso dell’anno ricevono una cartella di pagamento in riscossione “coattiva” nel corso dell’anno successivo. La situazione è considerata irregolare anche per gli iscritti che, nei limiti della prescrizione quinquennale, si trovino in una condizione di omissione contributiva, ancorché si sia in presenza di una rateizzazione in corso, ma non ancora integralmente completata».

Comunicazione dell’Enpaf agli interessati

A tutti coloro che risultino in una situazione di irregolarità contributiva, l’Enpaf farà pervenire una comunicazione con i dettagli del caso. «L’Ente – si legge nella nota – trasmetterà apposita comunicazione agli iscritti non in regola con i versamenti per informarli dell’impossibilità di procedere all’erogazione del contributo 0,15% fintanto che non venga definita la posizione presso l’Agenzia delle Entrate».

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