«Il ministero del Lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il ministero dell’Economia e delle finanze, ha approvato la modifica del Regolamento di previdenza dell’Enpaf che introduce – nell’art. 21 bis – la possibilità di riduzione del contributo per i farmacisti pensionati che ancora esercitano l’attività». A darne notizia è l’Ente nazionale previdenza e assistenza farmacisti. La stessa, spiega in una nota, che «la nuova disposizione si riferisce a tutti gli iscritti, purché pensionati, i quali svolgono attività professionale in relazione alla quale non abbiano ulteriore copertura previdenziale obbligatoria rispetto a quella versata all’ENPAF (ad es. i titolari, i soci, i collaboratori di impresa familiare e gli associati agli utili di farmacia privata, gli esercenti attività professionale in regime di lavoro autonomo)».

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Inoltre, spiega l’ente, «la misura permette di chiedere la riduzione del 33,33% o del 50% del contributo previdenziale, ed è rivolta a soggetti che fino ad oggi erano, invece, obbligati a versare il contributo previdenziale in misura intera, anche dopo il pensionamento. La norma è in vigore dal 1° gennaio 2019, ed è quindi possibile già dall’anno corrente presentare, entro il 30 settembre, la domanda di riduzione contributiva nella misura prescelta. Il modulo per la richiesta sarà disponibile sul sito Internet dell’Enpaf (www.enpaf.it) nella relativa sezione della modulistica, a partire da questa settimana».

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