enpafFederfarma ha reso noto che sulla homepage del sito dell’Enpaf è possibile consultare «la situazione, aggiornata alla fine dello scorso mese di luglio 2018, della restituzione, nei confronti dei titolari di farmacia aventi diritto, del contributo 0,15%, previsto dal comma 4 dell’art. 17 della vigente Convenzione Farmaceutica (decreto del Presidente della Repubblica 371/1998)».

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Il Sindacato di categoria ha ricordato che lo stesso provvedimento stabilisce anche che «il contributo di cui al comma 4 è versato all’Enpaf e alle farmacie pubbliche trimestralmente e comunque entro il mese successivo a ciascun trimestre solare». Esso, inoltre, viene «riconosciuto ai titolari di farmacia (imprese individuali o società di persone) in quota pro-capite, pari a circa 300 euro annui per farmacia», ed è «versato all’Enpaf direttamente dalle ASL».

Successivamente, ogni anno, «l’ente provvede all’erogazione dell’importo in favore dei beneficiari, servendosi a tal fine di una società esterna, sulla base di una convenzione. Dal 2002 l’ente contabilizza in una gestione separata il contributo in questione, redigendo apposito rendiconto patrimoniale ed economico delle attività svolte. Dal punto di vista operativo, il soggetto esterno di cui si avvale per tale adempimento (la società Gesinf srl) trasmette alle ASL i tabulati, contenenti i dati relativi alla titolarità delle farmacie aperte sul territorio di rispettiva competenza al 31 dicembre dell’anno precedente, necessari per procedere alla restituzione del contributo in oggetto». Una volta completata la fase di verifica, quindi, le stesse aziende sanitarie rinviano i tabulati all’Enpaf, che dopo aver ricevuto la documentazione, «provvede ad informare singolarmente gli aventi diritto, con specifica nota, nella quale è contenuto un modulo da compilare, che deve essere completato, tra l’altro, con le coordinate del conto corrente bancario del beneficiario, al fine di consentire l’accredito delle relative competenze». Federfarma ha aggiunto che l’ultimo anno per il quale si è provveduto, in parte, alla restituzione delle somme è stato il 2016.

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