Una parte dei bollettini bancari inviati dall’Enpaf nella prima settimana di febbraio per la riscossione dei contributi per l’anno 2016 non sono stati recapitati. A spiegarlo è lo stesso ente previdenziale, che spiega come il problema sia dovuto ai tempi del servizio postale: «Chi non avesse ancora ricevuto i MAV bancari per il pagamento potrà attendere ancora fino al giorno 8 aprile prima di richiedere il duplicato. Eventuali pagamenti tardivi non subiranno l’applicazione di interessi o somme aggiuntive. In proposito si ricorda che il duplicato dei bollettini MAV non recapitati può essere scaricato attraverso la funzione presente nell’area ad accesso riservato “Enpaf Online” o può essere richiesto al numero verde».
L’Enpaf informa poi che «a decorrere dal 1° giugno 2016, la notificazione della cartella esattoriale nei confronti di professionisti iscritti in Albi, tra essi i farmacisti, deve avvenire esclusivamente all’indirizzo di posta elettronica certificata risultante dall’indice nazionale degli indirizzi di posta elettronica certificata (INI – PEC). Nel caso in cui l’indirizzo non risulti valido o attivo la notificazione della cartella verrà eseguita mediante deposito dell’atto presso gli uffici della Camera di Commercio competente per territorio. Il relativo avviso di deposito verrà pubblicato sul sito della medesima Camera di Commercio, mentre il contribuente verrà avvisato dell’avvenuto deposito della cartella con raccomandata con avviso di ricevimento. Come noto, l’ente procede alla riscossione tramite cartella esattoriale della contribuzione obbligatoria nel caso in cui l’iscritto ne abbia omesso il versamento nel corso dell’anno precedente».
Inoltre, a partire dalla prima settimana del mese di aprile, sul sito internet dell’Enpaf sarà possibile scaricare l’attestato di pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali obbligatori relativi al 2015, attestato utile ai fini fiscali. «Si rammenta – aggiunge l’ente – che si è provveduto a trasmettere all’Agenzia delle Entrate il flusso dei pagamenti dei contributi effettuati dall’iscritto nel 2015 e che, pertanto, nel 730 – 2016 precompilato (redditi 2015), il dato in questione sarà presente nell’ambito degli oneri deducibili». È inoltre scaricabile il duplicato delle CU 2016 relative ai redditi di pensione 2015. L’accesso alla certificazione è previsto al di fuori dell’area Enpaf online direttamente sul sito: «Il codice pensionato – precisa ancora l’Enpaf – è ricavabile sia da un modello di certificazione fiscale trasmesso in precedenza, sia dal proprio certificato di pensione».
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