«La Certificazione Unica 2023, relativa all’anno di imposta 2022, sarà disponibile nell’area riservata Enpaf Online entro il 16 marzo 2023». È quanto ha fatto sapere l’Enpaf, il quale ha ricordato che «per accedere all’area riservata Enpaf Online si può utilizzare lo Spid o le credenziali fornite al momento della registrazione». Con riferimento all’invio dei documenti, l’Ente ha ricordato che «le CU saranno inviate agli interessati – pensionati, assicurati, assistiti – anche tramite posta elettronica certificata agli indirizzi registrati negli archivi dell’Ente». Inoltre, «la scadenza da rispettare per la presentazione della dichiarazione dei redditi con il modello 730 per quest’anno resta fissata al 30 settembre ma, cadendo di sabato, slitta automaticamente al 2 ottobre 2023».

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Certificazione Unica (CU) 2023

È utile ricordare che la Certificazione Unica (CU) 2023 è un documento che riporta tutte le informazioni relative ai redditi e alle ritenute fiscali effettuate nell’anno precedente da un datore di lavoro o da un ente erogatore di pensioni o altri redditi. La CU 2023 è emessa entro il 28 febbraio 2023 e deve essere consegnata a dipendenti, pensionati e percettori di altri redditi soggetti a ritenuta d’acconto, i quali dovranno utilizzarla per la dichiarazione dei redditi 2023. In particolare, la CU 2023 contiene i dati relativi al reddito da lavoro dipendente, autonomo, redditi diversi, i contributi previdenziali versati e le eventuali detrazioni fiscali.

L’accesso mediante Spid

Per accedere ai servizi dell’Enpaf è possibile utilizzare lo Spid (Sistema Pubblico di Identità Digitale). Come noto, si tratta di un sistema di autenticazione online che consente ai cittadini italiani di accedere ai servizi pubblici online in modo sicuro e semplice. Funziona permettendo agli utenti di autenticarsi una sola volta tramite le credenziali Spid, che possono essere ottenute tramite alcuni fornitori di identità accreditati dal Governo italiano. Dopo l’autenticazione, gli utenti possono accedere a qualsiasi servizio online che richieda il sistema Spid senza dover inserire nuovamente le loro credenziali. Il sistema è stato introdotto nel 2016 ed è obbligatorio per l’accesso a molti servizi pubblici online in Italia.

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