Stanziamento di 400mila euro per il sostegno alla categoria: un’iniziativa di welfare a favore degli iscritti liberi professionisti e delle figure assimilate. È quanto deliberato dal consiglio di amministrazione dell’Ente nazionale di previdenza e di assistenza farmacisti (Enpaf), il 22 giugno 2023. Secondo quanto riferito dall’Ente «l’erogazione del contributo una tantum è destinata in particolare agli iscritti che esercitano attività professionale in regime libero-professionale o con contratto di collaborazione coordinata e continuativa, inclusi i titolari di borsa di studio, ininterrottamente almeno dall’anno 2021 e che abbiano versato la quota contributiva intera nel triennio 2021-2023».

[Se non vuoi perdere tutte le novità iscriviti gratis alla newsletter di FarmaciaVirtuale.it. Arriva nella tua casella email alle 7 del mattino. Apri questo link]

I requisiti e le modalità per la domanda

Quanto ai requisiti, l’Enpaf ha ricordato che «i richiedenti devono essere in regola con il versamento della contribuzione al momento della presentazione della domanda e l’ammontare dello stanziamento verrà diviso per il numero complessivo dei punti ottenuti dai richiedenti, di cui siano state accolte le domande, al fine di individuare il valore economico unitario del contributo che verrà moltiplicato per il punteggio conseguito da ciascun interessato. Lo scopo è quello di utilizzare lo stanziamento in modo integrale». Il termine per presentare la domanda di accesso al contributo è fissato al 5 settembre 2023. La regolamentazione dell’iniziativa e la modulistica completa per la presentazione della richiesta sono disponibili sul sito Internet dell’Enpaf (www.enpaf.it). Le domande e la documentazione devono essere trasmesse esclusivamente tramite Pec all’indirizzo posta@pec.enpaf.it.

Croce: «Misura di reale sostegno alla categoria»

Emilio Croce, presidente Enpaf, ha evidenziato come «ancora una volta Enpaf ha adottato una misura di reale sostegno alla categoria, coinvolgendo i farmacisti che operano in regime libero-professionale. Il dato dei farmacisti che esercitano come lavoratori autonomi con Partita Iva è decisamente in crescita rispetto al passato, dunque ci è sembrato importante coinvolgerli in questa iniziativa di welfare, in quanto figure maggiormente esposte agli andamenti del mercato e ai fenomeni esterni».

© Riproduzione riservata

Non perdere gli aggiornamenti sul mondo della farmacia

Riceverai le novità sui principali fatti di attualità.

Puoi annullare l'iscrizione con un click. Non condivideremo mai il tuo indirizzo email con terzi.