L’emicrania, una patologia che colpisce oltre 1 miliardo di persone a livello globale e 6 milioni solo in Italia, è stata oggetto di discussione durante un evento nazionale tenutosi a Milano. L’incontro, promosso il 19 febbraio 2025 da Abbvie, ha visto la partecipazione di neurologi, rappresentanti delle associazioni dei pazienti ed esperti del settore, riuniti per confrontarsi sulle prospettive future nella gestione di questa malattia invalidante. L’emicrania, considerata dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) una condizione altamente disabilitante, può compromettere significativamente la qualità di vita dei pazienti, soprattutto nella fascia d’età tra i 25 e i 55 anni, periodo centrale dell’esistenza sia dal punto di vista personale che professionale.

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«Riscrivere la storia dei pazienti che convivono con la malattia»

Caterina Golotta, Medical Director Abbvie Italia, ha osservato che «in Abbvie siamo fortemente impegnati nel riscrivere la storia dei pazienti che convivono con la malattia. In particolar modo nel campo dell’emicrania, in cui siamo presenti con più di un’opzione terapeutica per rispondere ai bisogni non ancora soddisfatti. Crediamo che l’ascolto, la pronta risposta e il favorire una presa in carico efficace, innovativa e personalizzata, possano contribuire ad un miglior esito delle cure. Vogliamo fare realmente la differenza nella vita delle persone, per questo collaboriamo con le Società Scientifiche, i Centri di cura, le Associazioni dei pazienti e le Istituzioni con un obiettivo comune: aumentare la consapevolezza dell’impatto dell’emicrania, rendendola una malattia visibile».

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