«Federfarma condivide con Farmindustria ed Egualia la necessità di seguire con preoccupata attenzione il progetto sperimentale di distribuzione per conto dei farmaci per la cronicità nell’ambito territoriale dell’Azienda sanitaria della Romagna, deciso dalla Giunta regionale dell’Emilia-Romagna con la delibera del 29 agosto 2022». È quanto si legge in una nota di Federfarma. Per Marco Cossolo, presidente della Federazione, «tale progetto prevede il passaggio di una vasta categoria di farmaci dalla cosiddetta “convenzionata” alla distribuzione per conto (Dpc) delle Asl con ripercussioni senz’altro negative sulle farmacie romagnole». Tale modifica «penalizzerebbe le farmacie coinvolte nell’iniziativa e, in particolar modo, quelle rurali che attualmente fruiscono di alcune agevolazioni in ragione del ruolo sociale svolto nelle aree disagiate».

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Passaggio alla Dpc presenta criticità

Cossolo sottolinea come «il passaggio dalla “convenzionata” alla Dpc presenta alcune criticità anche riguardo all’effettiva disponibilità dei farmaci oggetto del mutamento di distribuzione e per il potenziale impatto negativo a carico dei cittadini, che sarebbero costretti a tornare più volte in farmacia per garantire l’aderenza terapeutica». In proposito, il dirigente evidenzia che «pur condividendo l’obiettivo generale del progetto, volto alla presa in carico del paziente cronico da parte della farmacia, tema non certo traducibile nel solo passaggio dalla convenzionata alla Dpc dei farmaci destinati appunto ai malati cronici, ne auspichiamo un’attuazione equa e sostenibile, che tuteli l’interesse dei cittadini ad una efficace ed efficiente distribuzione del farmaco e la necessità delle farmacie di avere la sostenibilità economico-finanziaria del servizio».

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