La Fofi ha fatto sapere di aver ricevuto, l’11 maggio 2016, una nota del ministero dello Sviluppo Economico nella quale vengono evidenziate alcune criticità nell’attuazione del registro INI-PEC a cura di alcuni Ordini dei farmacisti. «Tali criticità – spiega la Federazione – assumono particolare rilevanza in quanto a partire dal 1 giugno 2016 le cartelle esattoriali saranno notificate agli iscritti agli Albi esclusivamente tramite la PEC comunicata all’Ordine e risultante dall’INI-PEC». «Come noto – prosegue la Fofi – il suddetto registro è stato realizzato in attuazione dell’art 16 del D.L. n. 185/2008 e del successivo D.M. 19 marzo 2013, che prevedono l’obbligo da parte degli Ordini di trasmettere all’INI-PEC, anche in assenza di variazioni e con cadenza giornaliera, i dati degli iscritti all’Albo e i relativi indirizzi di posta elettronica certificata». Le informazioni devono essere aggiornate con cadenza giornaliera e per questo la Federazione ha «ottimizzato il software OrdinePnet in modo da rendere automatico l’invio dei dati con tale cadenza. Al fine di poter utilizzare tale sistema automatizzato gli Ordini erano tenuti, per disposizione dello stesso ministero, a rilasciare specifica delega alla Federazione da trasmettere al citato dicastero. Gli Ordini che hanno fornito la relativa delega alla Federazione sono stati 83 in totale».
«Secondo le indicazioni ministeriali – aggiunge l’istituto – alcuni Ordini, allo stato, non avrebbero ottemperato, in taluni casi dal 2013, all’invio quotidiano dei dati in questione. Dalla citata nota ministeriale emerge, altresì, che alcuni farmacisti inseriti nel registro INI-PEC risultano essere iscritti contemporaneamente a due Ordini provinciali diversi. Inoltre, la Federazione ha fatto verificare a StudioFarma la situazione anagrafica degli iscritti: dall’analisi sono emersi alcuni ulteriori casi di farmacisti con doppia iscrizione».
Per questo, la stessa Fofi ha chiesto agli Ordini interessati «di voler comunicare, al più presto e comunque entro dieci giorni dalla presente circolare, le ragioni di tutte le suddette doppie iscrizioni, al fine di verificare la possibile soluzione dell’anomalia segnalata. Infine, si richiama l’attenzione dei presidenti di Ordine che il citato dicastero, nella nota allegata, ha evidenziato che ritardi o omissioni nell’invio e nell’aggiornamento di tali indirizzi e dei dati degli iscritti costituiscono motivo di scioglimento e di commissariamento degli Ordini inadempienti».
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