
«Secondo le indicazioni ministeriali – aggiunge l’istituto – alcuni Ordini, allo stato, non avrebbero ottemperato, in taluni casi dal 2013, all’invio quotidiano dei dati in questione. Dalla citata nota ministeriale emerge, altresì, che alcuni farmacisti inseriti nel registro INI-PEC risultano essere iscritti contemporaneamente a due Ordini provinciali diversi. Inoltre, la Federazione ha fatto verificare a StudioFarma la situazione anagrafica degli iscritti: dall’analisi sono emersi alcuni ulteriori casi di farmacisti con doppia iscrizione».
Per questo, la stessa Fofi ha chiesto agli Ordini interessati «di voler comunicare, al più presto e comunque entro dieci giorni dalla presente circolare, le ragioni di tutte le suddette doppie iscrizioni, al fine di verificare la possibile soluzione dell’anomalia segnalata. Infine, si richiama l’attenzione dei presidenti di Ordine che il citato dicastero, nella nota allegata, ha evidenziato che ritardi o omissioni nell’invio e nell’aggiornamento di tali indirizzi e dei dati degli iscritti costituiscono motivo di scioglimento e di commissariamento degli Ordini inadempienti».
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