«Sono contento di questo accordo perché Federfarma Napoli ha adottato un modello distributivo cosiddetto “a raggiera” già in funzione da tanti anni a Caserta e Salerno. Ciò prendendo atto che bisognava cambiare qualcosa all’interno del sistema». Sono le parole di Mario Flovilla, presidente facente funzioni di Federfarma Campania, il quale commenta il recente accordo portato a termine da Federfarma Napoli per la Distribuzione per conto nel capoluogo partenopeo e sul territorio provinciale. Come riportato da FarmaciaVirtuale.it ai propri lettori, il nuovo modello prevede il coinvolgimento dei distributori intermedi Alliance Healthcare, Farvima, Guacci, SoFarmaMorra e la riduzione della quota versata ai grossisti a carico delle farmacie, che scende da 1,65 a 1,20 euro per pezzo distribuito, con un risparmio di 0,45 euro per ogni confezione di medicinale gestito.
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Impatto economico positivo
In merito a tale modifica distributiva, Flovilla evidenzia che «l’impatto economico è molto positivo. I colleghi napoletani da decenni pagavano 1,65 euro a pezzo, a differenza delle altre provincie. Dopo tanti anni, ci si è resi conto che era un prezzo migliorabile. Questo cambiamento è stato possibile anche grazie alle esperienze delle altre provincie, sia nel caso del sistema “a raggiera”, sia per coloro che hanno un Hub periferico unico». Sul tema della Dpc, Flovilla cita una nota regionale del 19 novembre 2020, secondo cui la Regione fa luce sul progetto futuro in merito alla riorganizzazione distributiva dei farmaci erogati “per conto” e sul ruolo delle farmacie territoriali in funzione dell’Hub centralizzato. Nella stessa circolare sono citate le motivazioni che spingono a realizzare tale progetto «in sintonia – evidenzia Flovilla – con tutto ciò che stiamo facendo sul territorio».
Le intenzioni della Regione secondo Flovilla
«La Regione Campania – prosegue Flovilla – ha voluto mandare un segnale chiaro e preciso: avere un Hub centralizzato sia per effettuare gli ordini centralizzati, sia per smistare la merce. Per quanto riguarda le realtà periferiche, avendo la Campania un territori molto estesi e una norma che concede facoltà alle varie Federfarma provinciali all’interno del proprio territorio di organizzarsi come meglio crede, la Regione ha lasciato libere le Federfarma provinciali a mettere in pratica queste loro possibilità». L’obiettivo, conclude Flovilla «è di raggiungere forti economie di scala, consentendo risparmi di risorse da poter investire sul sistema farmaceutico».
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