prezzi in farmacia«Come possono fare i cittadini a tutelarsi dagli aumenti dei medicinali imposti dalla farmacia al momento del pagamento se, sulla scatola del prodotto che stanno acquistando, il prezzo è inferiore di decine e decine di centesimi rispetto a quello dello scontrino fiscale?». A domandarselo è l’agenzia di stampa Agenparl, che in un articolo spiega che «nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di farmaci di fascia C con obbligo di ricetta, gli integratori e i farmaci di automedicazione per i quali il Sistema sanitario nazionale non prevede la convenzione». L’agenzia suggerisce di far notare la discrepanza al farmacista, anche se «la risposta che il professionista dà è sempre la stessa, per ogni situazione: “Il prodotto è aumentato”. Già. Infatti nessuno vuole mettere in dubbio che il prodotto sia aumentato ma, questo aumento riguarda le nuove produzioni e non certamente i prodotti acquistati precedentemente e riposti in magazzino. Tant’è che sulla scatola c’è un prezzo mentre quello conteggiato dal lettore ottico è incrementato. Ovviamente questa disparità la si può notare solo se, al momento dell’acquisto, si guarda il prezzo “vecchio” sulla scatola o se la scatola viene consegnata al paziente con il prezzo marchiato dalla fabbrica». Agenparl ha perciò contattato l’associazione di consumatori Adusbef, che sulla questione ha preso una posizione particolarmente dura nei confronti delle farmacie, nel caso in cui vengano adottati comportamenti di questo tipo: «È la la solita storia – ha tagliato corto il presidente dell’organizzazione, Elio Lannutti -. L’abbiamo già denunciata una quindicina di anni fa. Per risolvere problemi di questo genere si deve ricorrere ad azioni di classe. Ma in Italia non è possibile. La legge presentata dal deputato Alfonso Bonafede e passata alla Camera è da tempo ferma al Senato. Mi prendo le mie responsabilità nel dire che sopra c’è il veto di Confindustria». Per questa ragione, aggiunge l’agenzia, «nessun cittadino si presenta all’autorità giudiziaria o al posto di polizia più vicino e perde mezza giornata per presentare un esposto per rivendicare i 50 centesimi pagati in più».

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