«Attenzione ai “pescatori” di dati personali». È l’avviso del Garante della privacy sulla nuova pagina online aperta per fare informazione e combattere il fenomeno del “phishing”, operazione di “pescaggio” dei dati riservati e sensibili, principalmente legati ad attività di pagamento online, mediante una serie di tecniche che portano l’utente, del tutto inconsapevole, a consegnare volontariamente nelle mani dei malfattori le preziose informazioni.

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Le modalità del “phishing”

«La truffa – si legge sulla pagina del Garante – avviene di solito via email, ma possono essere utilizzati anche sms, chat e social media. Il «ladro di identità» si presenta, in genere, come un soggetto autorevole (banca, gestore di carte di credito, ente pubblico, ecc.) che invita a fornire i dati personali per risolvere particolari problemi tecnici con il conto bancario o con la carta di credito, per accettare cambiamenti contrattuali o offerte promozionali, per gestire la pratica per un rimborso fiscale o una cartella esattoriale, ecc…». Quanto alle tecniche usate per il phishing, il Garante evidenzia che «in generale i messaggi di phishing invitano a fornire direttamente i propri dati personali oppure a cliccare un link che rimanda ad una pagina web dove è presente un form da compilare. I dati così carpiti possono poi essere utilizzati per fare acquisti a spese della vittima, prelevare denaro dal suo conto o addirittura per compiere attività illecite utilizzando il suo nome e le sue credenziali».

I suggerimenti del Garante per difendersi

Sulla stessa pagina, raggiungibile aprendo questo collegamento, il Garante suggerisce una serie di consigli per prevenire tali attività illecite. «Il buon senso prima di tutto», vale a dire l’avere ben chiaro il fatto che «dati, codici di accesso e password personali non dovrebbero mai essere comunicati a sconosciuti». «Occhio agli indizi», si tratta di un consiglio utile a smascherare i cyber-criminali mediante l’analisi di dettagli come errori grossolani di grammatica, errori di formattazione o di traduzione dei testi utilizzati nei messaggi. «Proteggersi meglio», usando un sistema antivirus aggiornato che protegga email ma anche browser per la navigazione. «Acquisti online in sicurezza», nello specifico utilizzare carte di credito con platfond limitato o meglio prepagate. Infine «la prudenza non è mai troppa», in cui il Garante invita a controllare con maggiore frequenza estratti conto e movimentazioni bancarie.

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