
Una ricerca scientifica tutta italiano ha aggiunto ulteriori evidenze sul ruolo della dieta nella gestione congiunta del diabete e della malattia renale cronica. Lo studio, pubblicato sulla rivista Nutrition & Metabolism, si è concentrato sulla valutazione dell’indice glicemico di specifici alimenti aproteici destinati a regimi nutrizionali a contenuto proteico ridotto. L’indagine è stata realizzata in prossimità della Giornata mondiale del diabete, che ogni anno si tiene il 14 novembre 2025. La stretta interconnessione tra le due condizioni patologiche, fondata su comuni meccanismi metabolici, è una sfida clinica rilevante.
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Analisi della risposta glicemica in prodotti dietetici speciali
Il lavoro di ricerca, intitolato «Glycemic index of some protein-free food products for individuals with non-dialysis-dependent chronic kidney disease», è stato condotto dal dipartimento di Scienze per gli alimenti, la nutrizione e l’ambiente dell’Università di Milano in collaborazione con l’Irccs Istituto auxologico italiano, per determinare l’impatto glicemico di diversi alimenti aproteici – pan carré, pasta, cracker e biscotti alla vaniglia – di comune utilizzo nella dieta di pazienti affetti da malattia renale cronica non in trattamento dialitico.
Indice glicemico come basso o moderato degli alimenti testati
I risultati hanno indicato che tutti gli alimenti testati presentano un indice glicemico classificabile come basso o moderato. Nello specifico, pan carré e biscotti sono risultati a basso indice glicemico, mentre per pasta e cracker è stata riscontrata una fascia media. Il comportamento è stato attribuito alla presenza di fibre funzionali, quali inulina e psyllium, che svolgono un’azione di modulazione nell’assorbimento dei carboidrati, compensando così l’assenza di proteine che tipicamente rallentano la digestione. I prodotti oggetto dell’analisi sono stati forniti dall’azienda Dr. Schär con la sua linea Flavis.
Dieta come strumento terapeutico nella gestione integrata
Simona Bertoli, docente di Scienze della nutrizione umana all’Università di Milano e responsabile clinico dei centri obesità lombardi dell’Irccs Istituto auxologico italiano, ha evidenziato che «la malattia renale cronica e il diabete sono due patologie che spesso coesistono e si influenzano a vicenda, rendendo la gestione nutrizionale particolarmente complessa. I risultati di questo studio dimostrano che è possibile conciliare la restrizione proteica necessaria per proteggere la funzione renale con una risposta glicemica controllata, riducendo così il rischio di complicanze metaboliche e cardiovascolari. La dieta diventa quindi uno strumento terapeutico centrale nella gestione integrata di queste due malattie croniche».
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