Il 730 precompilato contiene i dati su spese sanitarie e relativi rimborsi. Ogni cittadino che abbia compiuto 16 anni di età – in caso contrario, il tutore o rappresentante legale – può decidere di non rendere disponibili all’Agenzia delle Entrate questi dati – o alcuni di essi – e di non farli inserire nella precompilata. Di conseguenza, nel caso in cui si fosse fiscalmente a carico di un familiare, quest’ultimo non visualizzerà le informazioni su spese sanitarie e rimborsi per cui sia fatta “opposizione all’utilizzo”.

[Se non vuoi perdere tutte le novità iscriviti gratis alla newsletter di FarmaciaVirtuale.it. Arriva nella tua casella email alle 7 del mattino. Apri questo link]

Come il cliente-paziente può fare opposizione al trattamento dei dati

A ricordare le modalità di opposizione è la stessa Agenzia delle Entrate, la quale ha reso noto che, con riferimento alle spese e ai relativi rimborsi del 2022, i contribuenti possono esercitare il diritto di opporsi mediante due modalità. La prima, nella finestra temporale dal 3 marzo 2023 al 30 marzo 2023, «accedendo all’area autenticata del sito web dedicato del Sistema Tessera Sanitaria, tramite tessera sanitaria Ts-Cns oppure tramite Spd. Con questa modalità, è possibile consultare l’elenco delle spese sanitarie e selezionare le singole voci per le quali esprimere la propria opposizione all’invio dei relativi dati all’Agenzia delle Entrate per l’elaborazione della dichiarazione precompilata». Una ulteriore modalità era stata resa disponibile dal primo ottobre 2022 al 22 febbraio 2023 – dunque al momento della pubblicazione di questo articolo non più esercitabile –, in particolare «comunicando direttamente all’Agenzia delle Entrate tipologia (o tipologie) di spesa da escludere, dati anagrafici (nome e cognome, luogo e data di nascita), codice fiscale, numero della tessera sanitaria e relativa data di scadenza».

Software gestionale farmacia: l’opposizione al momento dell’acquisto

L’Agenzia ha ricordato, infine, che nel caso di scontrino parlante, «l’opposizione può essere effettuata anche non comunicando il codice fiscale riportato sulla tessera sanitaria». È questo il caso più frequente in cui un paziente-cliente della farmacia può esercitare tale diritto al momento dell’acquisto di un medicinale o di un prodotto o servizio conforme alle norme sulla detraibilità. In proposito, è utile osservare che i software gestionali di farmacia dispongono di una specifica opzione da attivare appena prima dell’emissione del “Documento commerciale di vendita o prestazione”, su richiesta del cliente. Tale funzionalità consente di escludere uno specifico prodotto o servizio ai fini della dichiarazione precompilata, consentendo al cittadino di opporsi sin da subito al trattamento dei dati. Ove il cittadino fruisca di tale possibilità, l’Agenzia ha sottolineato che «è comunque possibile inserire le spese per le quali è stata esercitata l’opposizione nella successiva fase di modifica o integrazione della dichiarazione precompilata, purché sussistano i requisiti per la detraibilità delle spese sanitarie previsti dalla legge».

© Riproduzione riservata

Non perdere gli aggiornamenti sul mondo della farmacia

Riceverai le novità sui principali fatti di attualità.

Puoi annullare l'iscrizione con un click. Non condivideremo mai il tuo indirizzo email con terzi.