«Accogliamo con soddisfazione la decisione del Governo di ampliare le prestazioni che potranno essere effettuate dai farmacisti di comunità. È un importante passo in avanti per avvicinare la sanità ai cittadini e rendere il servizio sanitario più efficiente ed accessibile, soprattutto sul fronte della prevenzione, anche grazie al rafforzamento della telemedicina e in una logica di collaborazione con i medici e gli altri professionisti sanitari». È quanto osservato da Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli ordini dei farmacisti italiani (Fofi), il quale auspica «che l’iter parlamentare possa portare in tempi rapidi all’approvazione del disegno di legge, in linea con quanto previsto dal Pnrr e con il nuovo modello di assistenza territoriale delineato dal Dm 77».

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Ruolo del farmacista durante gli anni della pandemia

Mandelli ha osservato che «questo provvedimento riconosce al farmacista il ruolo decisivo svolto durante gli anni difficili della pandemia, che ha rappresentato uno spartiacque decisivo per il Paese e per il suo Servizio sanitario nazionale. La nostra capacità di essere quotidianamente presenti sul territorio e di saperci evolvere al passo con i tempi, ci hanno permesso di andare al di là della tradizionale attività di dispensazione dei medicinali, per dare una risposta concreta e puntuale ai bisogni di salute degli italiani».

Operare in stretta sinergia con gli altri professionisti sul territorio

Per Mandelli «oggi, il rafforzamento delle nostre funzioni trova il fondamento nelle due parole d’ordine della sanità post-Covid, prossimità e prevenzione, e si inserisce nel necessario percorso di ricostruzione del tessuto di assistenza socio-sanitaria sul territorio, nell’ambito del quale i farmacisti ricoprono un ruolo di primo piano nella promozione della salute, operando in stretta sinergia con gli altri professionisti sul territorio». Il Presidente della Fofi ha poi evidenziato che «l’intuizione che la Federazione ha avuto nel 2006 di adeguare il profilo professionale del farmacista alle esigenze di un mondo che stava cambiando, da cui è nata la legge del 2009 sulla Farmacia dei servizi, trova in questi giorni la sua realizzazione più piena. Un pensiero grato va al Governo, al ministro Schillaci e al sottosegretario Gemmato per la fiducia ancora una volta riposta nei farmacisti italiani».

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