
Ritardo che secondo lo stesso Mucchetti è dipeso proprio dall’altra commissione, «che, a quanto risulta, deriva a sua volta dalla mancata presentazione da parte del governo delle relazioni tecniche sugli stessi emendamenti dei relatori e sui relativi subemendamenti. I ritardi in questione rischiano di minare la reputazione del Senato come assemblea legislativa efficiente e di vanificare l’impegno a dotare finalmente il Paese di una legge annuale per promuovere e tutelare la concorrenza che lo stesso governo ha assunto e ribadito di fronte ai mercati e alle istituzioni politiche ed economiche internazionali». In pratica, secondo quanto spiegato dai due relatori del disegno di legge, Marino e Tomaselli, l’approdo in Aula del provvedimento dovrebbe slittare almeno fino a giovedì prossimo (era previsto per martedì). Ma tenuto conto della situazione si potrebbe addirittura passare alla settimana ancora successiva.
Intanto, però, è stato dato l’ok all’emendamento (dalla commissione Bilancio) che prevede di innalzare le soglie di fatturato per sconti e agevolazioni alle farmacie rurali sussidiate. Via libera anche alla modifica proposta dai relatori, che prevede di introdurre un tetto alla proprietà delle farmacie, al fine di evitare la concentrazione in poche mani: sarà pari al 20% del totale degli esercizi presenti in ciascuna regione.
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