
Mucchetti ha inoltre manifestato «anche a nome di tutta la Commissione, la più viva preoccupazione per la situazione di stallo che si è determinata» e ha paventato «il rischio di ulteriori ritardi connessi all’approssimarsi delle elezioni amministrative. Se, come sostiene il governo, dal provvedimento sono attesi rilevanti effetti positivi sull’economia e se, come affermato nel Documento di Economia e Finanza 2016 “si punta all’approvazione definitiva entro giugno 2016”, non si può rinunciare troppo a lungo a proseguirne l’iter». Il sottosegretario Gentile ha da parte sua assicurato che si farà portavoce della richiesta in seno a governo e ha ringraziato la commissione per la pazienza dimostrata «in questa situazione di difficoltà oggettiva».
È intervenuto quindi il senatore Tomaselli del Pd, relatore del provvedimento assieme a Luigi Marino, che ha espresso l’auspicio che il nuovo ministro venga nominato al più presto, ma ha anche proposto di «valutare l’opportunità di riprendere in ogni caso i lavori». Mucchetti ha dunque concluso spiegando come la commissione «non possa non sollecitare, ove il nuovo ministro dello Sviluppo economico non sia nominato al più presto, un fattivo esercizio dell’interim che consenta il compimento di atti e l’adozione di provvedimenti che costituiscono attuazione di decisioni e scelte legislative del Parlamento».
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