
Guidi ha quindi ricordato gli obiettivi che si pone la disciplina normativa proposta dal governo: rimuovere ostacoli regolatori all’apertura dei mercati, promuovere lo sviluppo della concorrenza e garantire la tutela dei consumatori, anche in applicazione dei princìpi del diritto dell’Unione europea in materia di libera circolazione, concorrenza e apertura dei mercati. Soffermandosi in particolare sulle novità riguardanti le farmacie, il ministro ha sottolineato la propria convinzione sul fatto che l’apertura alle società di capitale possa far affluire «nuove risorse all’interno del sistema», nonché «porre le basi per una crescita dimensionale» degli esercizi stessi, nell’ottica di costituire delle «economie di scala». Tuttavia, ha aggiunto, «sono aperta a possibili miglioramenti» su questo punto.
Positiva la reazione di Federfarma, la cui presidente Annarosa Racca spiega attraverso il sito internet dell’associazione di categoria che «fin dall’approvazione del ddl in Consiglio dei ministri sosteniamo che la norma sul capitale vada integrata per tutelare la dimensione spiccatamente professionale della farmacia. Le parole del ministro Guidi sembrano andare nella stessa direzione, approfondiremo il tema con lei e con il governo alla prima occasione utile, come già stiamo facendo con le forze politiche».
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