Ddl concorrenza farmacie«L’Italia non può rimanere ancorata a logiche che difendono i privilegi di pochi a scapito dell’interesse generale del Paese, e che minano lo sviluppo e il rilancio economico». A dichiararlo è stata la deputata di Scelta Civica, Adriana Galgano, che ha così ribadito la propria posizione in merito ai contenuti del disegno di legge sulla Concorrenza. Secondo la parlamentare, infatti, è necessario dare un nuovo impulso alle liberalizzazioni: non a caso la sua nota è stata pubblicata in occasione della prima delle tre giornate del “No Casta Day”, evento organizzato da un gruppo di associazioni (tra le quali figura anche il Movimento Nazionale Liberi Farmacisti), del quale FarmaciaVirtuale.it ha informato i propri lettori.
Secondo Adriana Galgano, in particolare, «il governo deve comprendere che i nostri emendamenti al ddl concorrenza rappresentano l’occasione per cambiare rotta». Il riferimento è soprattutto alle richieste avanzate da Scelta Civica circa la possibilità di disporre una liberalizzazione dei farmaci di fascia C, nonché di introdurre una revisione delle piante organiche delle farmacie. Provvedimenti che, secondo la parlamentare centrista, potrebbero garantire «un risparmio immediato di 500 milioni di euro per le famiglie, derivante dagli effetti sui prezzi dei medicinali soggetti a prescrizione medica che oggi il cittadino paga per intero e che, essendo disponibili anche nelle parafarmacie, scenderebbero fino al 57%».
Non si tratta, tuttavia, solamente di una scelta legata alle tasche dei pazienti: Galgano insiste anche sulla spinta che, a suo avviso, potrebbe arrivare da una concorrenza più ampia nel settore: «Al di là dell’estrema convenienza per i cittadini, duramente provati dalla crisi, l’approvazione di questi emendamenti rappresenta un passo in avanti importante, nel segno delle nuove politiche che il Paese deve intraprendere. Si tratta di misure che, tra l’altro, sono state chieste anche dall’Antitrust, per archiviare normative legate ad interessi particolari che risalgono al dopoguerra e che ci impediscono di agganciare quella ripresa che gli italiani e le imprese ci chiedono a gran voce di favorire».
Di diverso avviso, invece, il deputato Pd Federico Gelli, che si è dichiarato recentemente contrario alla liberalizzazione dei farmaci di fascia C: «Essa metterebbe a rischio la sicurezza dei cittadini e la sopravvivenza delle farmacie», ha spiegato il parlamentare, secondo quanto riportato da Quotidiano Sanità.

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