ddl concorrenza guidiNella seduta di martedì 5 aprile 2016, il sottosegretario Antonio Gentile, subito dopo l’introduzione dei lavori da parte del presidente Massimo Mucchetti ha sollevato il problema delle dimissioni del ministro dello Sviluppo economico nell’ambito della discussione sul disegno di legge sulla Concorrenza. «In considerazione delle dimissioni del ministro Federica Guidi – ha dichiarato – anche per una forma di rispetto istituzionale nei confronti del governo, d’accordo con i relatori, invito la commissione a valutare l’opportunità di una breve sospensione dell’esame del provvedimento in titolo».
A questa proposta ha replicato il senatore Gianluca Castaldi del Movimento 5 Stelle, che a nome del gruppo si è detto contrario all’ipotesi avanzata da Gentile: «Ritengo che l’esame del disegno di legge in titolo si sia svolto finora, a causa delle divergenze e delle contraddizioni all’interno della maggioranza, con eccessiva lentezza. Sarebbe stato preferibile che il presidente del consiglio, come si è assunto la titolarità dell’emendamento alla legge di stabilità che favorisce la Total e che ha portato alle dimissioni il ministro Guidi, si fosse assunto anche l’onere di portare a termine rapidamente l’iter del provvedimento, che contiene diverse misure (come nel caso dell’abolizione del servizio di maggior tutela per l’energia elettrica e il gas, altro grave conflitto di interessi della ex ministro Guidi, o della mancata liberalizzazione dei farmaci di fascia C) a favore di ristretti gruppi di interessi e a tutto discapito dei reali interessi dei consumatori». Castaldi ha spiegato che però valuterebbe positivamente il rinvio «qualora consentisse di rivedere il provvedimento e di renderlo più equilibrato nel contemperare i vari interessi delle parti coinvolte, con particolare riferimento alle norme concernenti farmacie, assicurazioni, energia e notai».
Il presidente della commissione ha concluso spiegando di prendere atto della proposta avanzata dal sottosegretario Gentile, d’intesa con i relatori, ed ha espresso l’augurio che si provveda al più presto, con una nomina di alto livello, a conferire l’incarico di ministro dello Sviluppo economico. Infine, in assenza di obiezioni, ha rinviato l’esame del disegno di legge.

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