
L’ok da parte della Camera è stato commentato anche dal sottosegretario allo Sviluppo economico Antonio Gentile, che ha chiesto di «arrivare al via libera definitivo prima della pausa estiva, secondo gli impegni assunti dal governo e dai partiti della maggioranza». Nel corso del dibattito in Aula da segnalare l’intervento in questo senso di Pippo Civati (SI-Possibile) che ha affermato: «Non sono retroscenista, non ho retropensieri, ma il dubbio che ci sia un intento dilatorio, come qualcuno della stessa maggioranza ha fatto capire, è venuto anche a noi».
Mentre in tema di farmacie Catia Polidori (FI-Pdl) ha spiegato: «Con il rifiuto degli emendamenti presentati per disegnare una razionale delimitazione alla presenza dei capitali nella titolarità delle farmacie, si apre la strada alla nascita di un oligopolio nella distribuzione del farmaco. A differenza di quanto avviene per le società di professionisti, nel caso delle farmacie non è prevista la riserva della maggioranza delle società alla componente professionale. Aver lasciato al 20 per cento il tetto del numero di farmacie che ciascuna società può possedere a livello regionale fa sì che cinque sole società possano detenere tutte le farmacie di una regione. In realtà, non sarà neppure necessario ipotizzare questo scenario, perché secondo i dati di mercato è sufficiente detenere le prime 5 mila farmacie e controllare, quindi, l’80 per cento del fatturato del mercato nazionale».
[Non perdere le novità di settore: iscriviti alla newsletter di FarmaciaVirtuale.it. Apri questo link]
Non perdere gli aggiornamenti sul mondo della farmacia
Riceverai le novità sui principali fatti di attualità.
Puoi annullare l'iscrizione con un click. Non condivideremo mai il tuo indirizzo email con terzi.
