dd bilancio 2017Sono circa cinquemila gli emendamenti al disegno di legge di Bilancio per il 2017 che sono stati presentati presso la commissione Bilancio della Camera dei deputati. Come riferito da Federfarma, «numerosi riguardano gli articoli 58 e 59 contenenti le norme in materia sanitaria». Per quanto riguarda il mondo delle farmacie di particolare interesse sono «gli emendamenti n. 59.79 e 59.73 a firma Tancredi, Piccone (AP-NCD-UDC), n. 59.20 a firma Gelli (PD) e n. 59.151 a firma Plangger, Alfreider, Schullian, Gebhard, Ottobre, Marguerettaz (Misto-Minoranza linguistiche) che, come richiesto già da tempo da Federfarma e dal Sunifar, sono finalizzati ad elevare i limiti di fatturato che danno diritto ad agevolazioni sugli sconti dovuti al Ssn da parte delle farmacie rurali sussidiate e a basso fatturato Ssn. Tali emendamenti riprendono quanto proposto dall’emendamento n. 48.79 al Ddl Concorrenza, presentato dai senatori Berger, Zeller, Laniece (Gruppo autonomie), Marinello (AP-NCD), Munerato (Misto)». In quella sede si decise di accantonare le proposte e di riprenderle, appunto, nella manovra finanziaria: «Gli emendamenti elevano da 387.342,67 e 450.000 euro il limite di fatturato Ssn che dà diritto al pagamento di uno sconto forfetario dell’1,5% da parte delle farmacie rurali sussidiate e da 258.228,45 a 300.000 euro il limite di fatturato Ssn che dà diritto alla riduzione del 60% delle aliquote di sconto dovute al servizio sanitario da parte delle farmacie non sussidiate».
In tema invece di remunerazione per nuovi servizi in regime di Ssn, un emendamento firmato da Tancredi e Piccone (AP-NCD-UDC), chiede di rivederne le modalità, eliminando la necessità di una certificazione preventiva dei risparmi ottenuti dal servizio sanitario stesso grazie all’intervento delle farmacie. «Tra gli altri emendamenti presentati – aggiunge Federfarma – numerosi intervengono sul tema delle modalità di erogazione dei farmaci biologici e biosimilari e di acquisto dei medicinali da parte delle strutture pubbliche. Ancora, alcune proposte di modifica presentate dal M5S puntano ad escludere il ricorso alla distribuzione per conto per l’erogazione di medicinali acquistati dalle Asl». Infine, un emendamento di Currò (Pd) chiede di inserire nel provvedimento la norma di cui al comma 3 dell’art. 58 del Ddl Concorrenza in materia di trasferimento in ambito regionale delle farmacie soprannumerarie nei comuni con meno di 6.600 abitanti; un altro a firma Marco Di Stefano (Pd), vuole consentire l’istituzione di farmacie non convenzionate, autorizzate alla vendita dei medicinali con obbligo di ricetta medica a carico del cittadino». L’esame da parte della commissione Bilancio dovrà terminare entro il il 24 novembre, data in cui il provvedimento è all’ordine del giorno dell’Aula di Montecitorio.

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