Il consiglio di amministrazione dell’Agenzia italiana del farmaco ha autorizzato, durante la riunione straordinaria del 10 aprile 2025, un finanziamento di 17,8 milioni di euro per sostenere studi indipendenti sulle malattie rare. Le risorse, accessibili a ricercatori di enti e istituzioni nazionali impegnati in attività non commerciali, derivano dal Fondo 2% istituito dalla Legge 175/2021, alimentato dai contributi delle aziende farmaceutiche legati alle spese promozionali. Come spiegato dall’Agenzia, il bando «riguarda due linee di ricerca: studi preclinici e clinici finalizzati allo sviluppo di terapie farmacologiche per patologie prive di trattamenti specifici, inclusi progetti di riposizionamento di farmaci esistenti per indagare e supportare nuove indicazioni terapeutiche nelle malattie rare, studi preclinici e clinici mirati allo sviluppo di farmaci orfani derivati dal plasma».

[Non perdere le novità di settore: iscriviti alla newsletter di FarmaciaVirtuale.it. Apri questo link]

Sostengo alla ricerca dipendente da sempre mission dell’Aifa

Robert Nisticò, presidente dell’Aifa, ha evidenziato che promuovere e sostenere la ricerca indipendente è parte da sempre della mission di Aifa, prima agenzia dei medicinali in Europa ad inserirla fra i suoi obiettivi istituzionali, in particolare su settori strategici e in aree di potenziale scarso interesse per la ricerca profit, come le malattie rare. Speranza, dignità e cure innovative sono un diritto da garantire a ogni paziente con queste patologie. L’approvazione del bando va in questa direzione, con l’intento di incentivare progetti e studi che generino evidenze con ricadute concrete per i pazienti: un impegno che l’Agenzia porta avanti con responsabilità e determinazione».

Risorse specifiche alla ricerca no profit sui farmaci orfani

Marcello Gemmato, sottosegretario alla Salute, con delega alle malattie rare, ha osservato che «l’Italia si conferma fra le migliori nazioni al mondo per approccio alle malattie rare e l’approvazione del bando Aifa per la ricerca indipendente su questo specifico ambito ne è la dimostrazione. Il bando risponde a quanto previsto dal Testo unico delle malattie rare, che ha voluto destinare risorse specifiche alla ricerca no profit sui farmaci orfani. Ma soprattutto mette al centro i bisogni di salute delle persone con malattie rare incentivando progetti e studi clinici mirati all’individuazione di nuovi possibili trattamenti». Gemmato è certo «che l’Aifa garantirà tempestività e rigore nelle fasi di pubblicazione del bando e di valutazione delle proposte, nell’interesse primario dei pazienti e dei loro familiari».

© Riproduzione riservata

Non perdere gli aggiornamenti sul mondo della farmacia

Riceverai le novità sui principali fatti di attualità.

Puoi annullare l'iscrizione con un click. Non condivideremo mai il tuo indirizzo email con terzi.