
A riferirlo è Federfarma, che spiega come le nuove specifiche tecniche della “fatturaPA” siano disponibili sul sito www.fatturapa.gov.it
Qualora il fornitore di una farmacia decida di avvalersi della fatturazione elettronica, la farmacia non potrà opporsi a tale scelta e dovrà provvedere ad adeguare i propri sistemi per consentire l’acquisizione e la gestione di tali fatture. «Promofarma – ricorda Federfarma – ha integrato il proprio servizio di fatturazione elettronica verso la P.A., con tutte le funzionalità volte all’emissione, alla ricezione, alla gestione e all’archiviazione delle fatture elettroniche tra privati. La farmacia dovrà soltanto comunicare entro il 31/12 ai propri fornitori il “codice destinatario” che sarà fornito appena disponibile. La ricezione delle fatture inviate dal fornitore della farmacia dopo il 1 gennaio potrà avvenire con due modalità: attraverso la casella PEC, oppure attraverso un intermediario accreditato (ad esempio la stessa Promofarma)». Nel caso di utilizzo della casella di posta elettronica certificata, la farmacia riceverà un file in formato xml.p7m che andrà opportunamente reso, attraverso un apposito software, leggibile all’occhio umano. La gestione e l’archiviazione saranno le stesse utilizzate per le fatture cartacee.
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