Il Rapporto annuale sulla farmacia ad opera di Cittadinanzattiva e Federfarma è giunto alla sua quarta edizione. Com’era prevedibile, ha confermato la centralità dell’importante presidio sanitario. L’analisi dei dati è stata condotta attraverso un questionario rivolto ai farmacisti e una survey online dedicata a cittadini e pazienti, che «ha coinvolto, da settembre a novembre 2021, 658 farmacie – il 39% in zone rurali del Paese, il 61% rientra o è candidata a rientrare nella sperimentazione della Farmacia dei servizi – e 3033 pazienti con patologia cronica o rara – il 70% sono donne, di queste il 67% soffre di una patologia, il 21% di due, l’11% di tre o più patologie». Ebbene «nel secondo anno di pandemia il ruolo della farmacia si conferma centrale a livello territoriale, in termini di erogazione di servizi fondamentali per il supporto alla cura, l’aderenza terapeutica e la prevenzione». Nel dettaglio «l’80% dei pazienti affetti da una patologia cronica dichiara di avere una propria farmacia di fiducia. Nel 2021, per il 37% dei cittadini intervistati è cresciuta la fiducia nei confronti dei farmacisti, in linea con un significativo aumento – a detta dell’84% dei farmacisti – di richieste di consigli e consulenze da parte della popolazione».

[Se non vuoi perdere tutte le novità iscriviti gratis alla newsletter di FarmaciaVirtuale.it. Arriva nella tua casella email alle 7 del mattino. Apri questo link]

Il ruolo centrale della farmacia

Sul ruolo nella campagna vaccinale anti Sars-Cov-2 «il 25% delle farmacie interpellate dichiara di avervi già aderito, mentre un 23% afferma di essere in fase di adesione. Il 66% effettua screening per il tumore al colon retto, il 48% realizza campagne per la specifica individuazione di soggetti a rischio e la diagnosi precoce di alcune patologie croniche». Sulle modalità di interfacciamento con l’utenza, nel rapporto si legge che «il 35% supporta i cittadini con servizi multicanale – Sms/WhatsApp/e-mail/social media – con un aumento della richiesta di consulenza da parte dell’84% dei cittadini intervistati». Anche nelle campagne di sensibilizzazione sugli stili di vita il ruolo delle farmacie è stato non indifferente: «circa una farmacia su due negli ultimi due anni ha promosso sia campagne di sensibilizzazione e promozione di stili di vita salutari per i cittadini (50%), sia campagne per la specifica individuazione di soggetti a rischio e la diagnosi precoce (48%) in particolare per il diabete (86%), le patologie cardiovascolari (68%) e le dislipidemie (51%)».

Le principali rilevazioni durante la pandemia

«Nelle farmacie impegnate nella campagna vaccinale, il numero di farmacisti già abilitati all’esecuzione della somministrazione dei vaccini è tra 2 e 4. Il 57% dichiara di effettuare ogni giorno decine di vaccini, nessuna supera le quaranta vaccinazioni al giorno. Le sessioni vaccinali svolte in ambiente interno alla farmacia separato dalla vendita e in orario di apertura sono il 50%, solo in pochi casi (12%) si effettuano in ambiente esterno/adiacente. Circa l’87% dei farmacisti è favorevole a rendere stabile il servizio di vaccinazione anti Sars-Cov-2 – al riguardo i pazienti favorevoli sono il 63% – e a estendere il coinvolgimento delle farmacie ad altre vaccinazioni per adulti (93%): il 65% dei pazienti è d’accordo su vaccinazioni quali antinfluenzale, zoster e pneumococco».

Problematiche nell’approvvigionamento dei Dpi

Le farmacie interpellate hanno tuttavia segnalato diverse problematiche, soprattutto in ambito dell’approvvigionamento. «Nel corso degli ultimi dodici mesi si sono riscontrate disfunzioni/interruzioni nella catena di approvvigionamento per Dpi – a segnalarlo, il 52% delle farmacie interpellate – bombole per l’ossigeno (51%), saturimetri (45%), alcool (43%), farmaci (39%). I disservizi fortunatamente sono stati percepiti tali solo dal 4% dei pazienti intervistati, secondo i quali l’attesa per la disponibilità di farmaci è risultata incompatibile con le proprie necessità di salute. Per un ulteriore 14% l’attesa, pur per periodi superiori al solito, si è rivelata compatibile con le proprie esigenze. Nel corso degli ultimi dodici mesi, a detta dei farmacisti, è aumentata del 19% la richiesta dei cittadini per i farmaci equivalenti rispetto al periodo pre Covid-19.

Multicanalità e servizi al centro del rapporto

Tra le dinamiche evidenziate, «il 35% delle farmacie ha attivato una strategia multicanale per informazione/comunicazione e a supporto dell’erogazione di servizi a seguito della contingenza pandemica: innovazioni ritenute utili dai cittadini. Inoltre sono stati attivati e/o ampliati largamente servizi aggiuntivi incentrati sul digitale, come applicazioni per interfacciarsi a distanza con i cittadini o per prenotazione prodotto, attivazione Fascicolo sanitario elettronico, attivazione Tessere sanitarie, cambio medico, Cup, ritiro referti, pagamento on-line, prenotazioni online (tamponi, vaccinazioni), telecardiologia (holter cardiaco e pressorio ed Ecg), teleconsulenza/teleconsulto, totem per Cup e per scaricare referti».

© Riproduzione riservata

Non perdere gli aggiornamenti sul mondo della farmacia

Riceverai le novità sui principali fatti di attualità.

Puoi annullare l'iscrizione con un click. Non condivideremo mai il tuo indirizzo email con terzi.