Il Decreto recante «Criteri e modalità di attribuzione del contributo, sotto forma di credito d’imposta, in favore delle farmacie per favorire l’accesso a prestazioni di telemedicina da parte dei cittadini dei piccoli centri urbani, nel rispetto del limite di spesa previsto per l’anno 2021» è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, Serie Generale, n. 297 del 15 dicembre 2021. La finalità è di incentivare l’uso della medicina a distanza nei piccoli centri e fare in modo che le farmacie siano coinvolte nel progetto di crescita della telemedicina, che richiede oltre a spazi per poter essere erogata anche la giusta infrastruttura tecnologica. Nell’articolo 2 si legge che «possono accedere al contributo di cui al presente decreto le farmacie che operano in comuni o centri abitati con meno di 3.000 abitanti». Nell’articolo 3 del Decreto viene indicato che «il contributo, sotto forma di credito d’imposta, di cui al presente decreto è riconosciuto, fino a un importo massimo di 3.000 euro per ciascun beneficiario, nella misura del 50 per cento delle spese ammissibili di cui all’art. 4, nel limite delle risorse disponibili, pari a 10,715 milioni di euro per l’anno 2021».

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Quali sono le spese ammissibili

L’articolo 4 indica quali sono le spese ammissibili per fruire dell’agevolazione. Tra queste rientrano i «dispositivi per la misurazione con modalità non invasiva della pressione arteriosa», «dispositivi per la misurazione della capacità polmonare tramite auto-spirometria», «dispositivi per la misurazione con modalità non invasiva della saturazione percentuale dell’ossigeno», «dispositivi per il monitoraggio con modalità non invasive della pressione arteriosa e dell’attività cardiaca in collegamento funzionale con i centri di cardiologia accreditati dalle Regioni sulla base di specifici requisiti tecnici, professionali e strutturali» e infine «dispositivi per consentire l’effettuazione di elettrocardiogrammi con modalità di telecardiologia da effettuarsi in collegamento con centri di cardiologia accreditati dalle regioni sulla base di specifici requisiti tecnici, professionali e strutturali».

Tempistiche e procedura di concessione del contributo

Per ottenere il credito «ai fini del riconoscimento del contributo di cui al presente decreto, le farmacie interessate presentano, a decorrere dal giorno successivo alla pubblicazione e fino al 31 dicembre 2021, un’apposita istanza al Ministero della salute, esclusivamente per via telematica, attraverso le specifiche funzionalità rese disponibili dal Sistema tessera sanitaria gestito dal Ministero dell’economia e delle finanze, anche tramite sistema regionale». Si tratta del portale SistemaTS già ampiamente usato per altri servizi erogati attraverso tale piattaforma. I dicasteri specificano che in tale occasione i soggetti i richiedenti «indicano gli elementi identificativi della farmacia e del soggetto titolare della stessa» e «dichiarano il possesso dei requisiti previsti dall’art. 2».

Modalità di fruizione del credito di imposta

Infine, la fruizione del bonus, descritta nell’articolo 6 del Decreto: «Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione, ai sensi dell’art. 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, a decorrere dal giorno 15 del mese successivo a quello in cui è stata data comunicazione al beneficiario del riconoscimento del credito da parte del Ministero della salute ai sensi dell’art. 5. A tal fine, il modello F24 deve essere presentato esclusivamente tramite i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle entrate, pena il rifiuto dell’operazione di versamento. L’ammontare del credito d’imposta utilizzato in compensazione non deve eccedere l’importo riconosciuto dal Ministero della salute, pena lo scarto dell’operazione di versamento».

L’annuncio di Roberto Speranza lo scorso novembre

Lo scorso novembre Roberto Speranza, ministro della Salute, aveva annunciato la firma del decreto sulla propria pagina Facebook. Le parole di Speranza avevano ricevuto l’immediato ringraziamento di Giovanni Petrosillo, presidente del Sunifar, che rispondendo all’annuncio di Speranza aveva riconosciuto il «concreto riconoscimento di come le piccole farmacie possono dare servizi ai cittadini dei territori disagiati». Secondo Petrosillo ciò «è solo un’ulteriore prova della sua sensibilità verso la rete delle farmacie». Anche Marco Cossolo, presidente Federfarma, aveva ribattuto ringraziando e sottolineando che è «un altro impegno rispettato» da parte del Ministro.

Si rimanda alla consultazione integrale del Decreto nella sezione “Documenti allegati”.

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