
con sostanziale tenuta della quota di mercato ed ulteriore compressione dei costi rispetto al budget, ribadendo che l’azienda continua ad avere un proprio significato”. Credifarma si presenta ora con un ampliato modello di servizio che verrà ulteriormente sviluppato grazie anche alla digitalizzazione di taluni processi e delle piattaforme che verranno messe a disposizione della clientela . La fase di sviluppo dei ricavi troverà il proprio driver anche nel senso di appartenenza delle farmacie a Federfarma, come peraltro ribadito da una recente indagine di customer satisfaction commissionata da Credifarma ed elaborata da “G.N. research”, nonché nell’offerta di prodotti e servizi alcuni frutto dell’accordo commerciale con Unicredit e BNL.
“La farmacia – conclude Alessandrini – continua a mantenere oggi un grado di profittabilità ben superiore rispetto ad altri settori merceologici domestici, il quadro è ormai stabilizzato e la bolla del valore della farmacia che ha portato anche in anni recenti a multipli di 2,3,-2,5 appartiene ormai al passato, di fronte ad una variabile che oggi oscilla tra 0,8 e 1,2 . La farmacia ha bisogno di avere una propria autonomia ma deve guardare con fiducia a forme aggregative in rete anche alla luce degli scenari che si potrebbero aprire con il nuovo DDL il cui iter si protrae ormai da tempo ma che anticipa l’ineludibile ingresso dei capitali”.
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