
L’esercizio si chiude infatti con ulteriore miglioramento dei risultati conseguiti nell’anno precedente ed indici di qualità del credito di assoluto valore.
Il margine di interesse resta sostanzialmente invariato, mentre prosegue la compressione di tutte le componenti di costo, in modo particolare quelle amministrative, ribadendo il consolidamento di un percorso virtuoso progressivamente intrapreso da anni.
“La significativa crescita delle componenti commissionali e dei proventi di gestione – afferma l’amministratore delegato Marco Alessandrini, portano ad un mol di 1,1 mln, 12% sopra il budget, mentre la sana ed equilibrata gestione del credito incide marginalmente sugli accantonamenti, consentendi di arrivare ad un risultato operativo lordo di 0,87 mln, contro 0,50 mln dell’esercizio precedente”.
Il rapporto tra le sofferenze nettee ed i crediti netti si dimezza scendendo da 0,8% del 2016 all’attuale 0,4%. Migliora il CET 1 che passa dall’11,2% del 2016 alla stima del 14,2% del passato esercizio. Prseguono, infine, gli investimenti finalizzati alla digitalizzazione del modello di servizio.
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