credifarma“Nella giornata del 25 marzo 2015 si è riunito il Consiglio di Amministrazione di Credifarma, che ha ratificato lo scenario del business plan condiviso nell’ultimo tavolo tecnico di lavoro che propone un soddisfacente equilibrio sia patrimoniale che economico”. Un’altra tessera è stata aggiunta al mosaico. A renderlo noto è Federfarma attraverso una circolare nella quale si specifica che quanto è stato prodotto verrà sottoposto ai soci il prossimo 8 aprile per la relativa approvazione finale.
Il nuovo piano è stato elaborato a seguito delle esigenze manifestate qualche settimana fa da Unicredit e da Bnl. I due istituti, dopo aver esaminato il business plan redatto dall’advisor Bain, decisero di rinunciare all’acquisizione del ramo d’azienda crediti di Credifarma, e quindi anche al personale, e di dichiararsi disposti ad assorbire i soli attivi.
Alla luce di queste nuove posizioni, quindi, è stato elaborato un nuovo piano per il riassetto e la riqualificazione di Credifarma, la finanziaria partecipata al 66% da Federfarma e per la quota restante da Unicredit e Bnl, appunto. Non ci sarà il trasferimento del ramo d’azienda, come richiesto, ma alle banche socie andranno, oltre all’attività crediti a medio e lungo termine, anche una ventina di dipendenti sui sessanta in organico.
Si è provato così a venire incontro alle esigenze delle parti chiamate in causa, accogliendo da un lato le preferenze di Bnl e Unicredit sulla cessione, ma confermando dall’altro il passaggio alle banche di una parte del personale di Credifarma. L’auspicio è che in questo modo si possa scongiurare uno dei pericoli messi in evidenza da Bain, ovvero il dover ricorrere a un numero consistente di licenziamenti per non lasciare irrisolto il problema del riequilibrio economico della finanziaria.
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A questo punto, come si legge ancora nella circolare già citata, “Federfarma auspica che i Soci bancari convalidino il piano industriale approvato dal Consiglio di Amministrazione di Credifarma, evitando di “toccare” negativamente presupposti e valutazioni alla base del piano che potrebbero incrinare il citato soddisfacente equilibrio, l’unico in grado di garantire una sufficiente serenità al futuro di Credifarma”. Con un occhio rivolto, naturalmente, anche alla tutela dei posti di lavoro.
Il prossimo 8 aprile se ne saprà di più.

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