«Ringrazio, a nome delle farmacie italiane, i cittadini per aver continuato a rivolgersi sempre con fiducia alla farmacia, riconoscendone il ruolo di primo presidio sanitario di prossimità sul territorio. Forti anche della stima dei cittadini, i farmacisti in farmacia hanno accresciuto rapidamente la propria professionalità, aggiornando incessantemente le proprie competenze per affrontare nuove sfide e rispondere prontamente alle nuove esigenze di salute della popolazione». Sono le parole di Marco Cossolo, presidente Federfarma, in una nota in cui il dirigente chiede alle farmacie che ancora non lo abbiano fatto «di aderire all’accordo sui tamponi a prezzo calmierato».
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Tempestività e rinnovato spirito di servizio
Nella stessa occasione Cossolo ringrazia «tutte le farmacie per aver risposto con tempestività e rinnovato spirito di servizio alle esigenze di salute dei cittadini. Non posso non evidenziare naturalmente la profonda professionalità con cui si sta affrontando la necessità di somministrare un numero così elevato di test antigenici: il servizio viene assicurato con un puntuale sistema di tracciatura di tutti i test e questo è possibile solo grazie alla sperimentata interconnessione di tutte le farmacie con i sistemi informatici delle pubbliche amministrazioni. Nondimeno, tutti i colleghi che hanno ormai acquisito un’elevata perizia nel somministrare i test, anche grazie ai percorsi di formazione promossi dalla Federazione degli Ordini, continuano a garantire puntualmente sia la dispensazione del farmaco che l’esecuzione di prestazioni a tutela della salute pubblica».
Il ringraziamento della Fofi
Federazione degli ordini dei farmacisti italiani (Fofi) arriva un ringraziamento alle farmacie: «La Fofi «ringrazia tutti i colleghi che si stanno prodigando anche in queste ore: attuando l’orario continuato, prevedendo aperture straordinarie anche domenicali per effettuare i test su appuntamento, aumentando la presenza del personale. Uno sforzo organizzativo che non ha comunque impedito ai farmacisti di continuare ad assicurare la normale assistenza. Ma è proseguita anche l’opera di informazione verso il pubblico, che sicuramente ha contribuito all’aumento delle prime dosi registrato in questi giorni. Anche in questa circostanza si è dimostrato il valore della presenza capillare di farmacisti sul territorio, della loro capacità di rispondere all’evolversi delle richieste in tempi brevissimi, come peraltro è sempre accaduto in questi mesi di emergenza pandemica. La Federazione è convinta che il Governo, nell’attuare la riprogettazione dell’assistenza di prossimità, non potrà che attribuire ai farmacisti italiani quel ruolo centrale sul territorio che hanno dimostrato di saper svolgere al servizio della collettività».
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