L’Enpaf ha fatto sapere di aver avviato la procedura di trasmissione ai propri iscritti del bollettino bancario per la riscossione dei contributi a conguaglio ancora dovuti per il 2019. Essa sarà effettuata in un’unica rata. L’ente previdenziale dei farmacisti precisa inoltre che «per ragioni tecniche i tempi dell’operazione si sono protratti rispetto a quelli normalmente seguiti negli anni precedenti, per questo motivo la data di pagamento del bollettino è stata posticipata».

[Se non vuoi perdere tutte le novità iscriviti gratis alla newsletter di FarmaciaVirtuale.it. Arriva nella tua casella email alle 7 del mattino. Apri questo link]

Altra specifica fornita riguarda gli iscritti agli Ordini di Roma e Milano, che «riceveranno il bollettino bancario MAV, invece che tramite raccomandata a.r., all’indirizzo di posta elettronica certificata comunicato all’Ordine di appartenenza. Si tratta di una iniziativa di carattere sperimentale adottata nell’ambito del processo di dematerializzazione documentale che dovrebbe portare e ridurre notevolmente il ricorso al supporto cartaceo e al servizio postale con un elevato restringimento dei tempi di comunicazione con gli iscritti». A questi ultimi è stato anche inoltrato, sempre via PEC, un preavviso in merito. Per quanto riguarda poi le tempistiche, «il termine di pagamento del bollettino bancario recapitato tramite PEC è il 22 novembre ed è stato anticipato rispetto a quello del bollettino trasmesso attraverso il consueto canale della raccomandata a.r. (29 novembre). L’anticipazione è stata determinata dalla necessità di procedere al monitoraggio degli effetti dell’iniziativa, che presenta un carattere di novità assoluta, rispetto alla platea dei destinatari, il livello dei riscontri potrà, infatti, consentire di trasmettere con tempestività una ulteriore comunicazione di sollecito prima della fine dell’anno agli iscritti che non abbiano ancora effettuato il versamento». Nella comunicazione, l’Enpaf ricorda poi che «nell’ambito della procedura di riemissione rientrano gli iscritti che non hanno versato, in tutto o in parte, la contribuzione obbligatoria dovuta; che hanno presentato domanda di riduzione o di riconoscimento del contributo di solidarietà nel corso 2019, avendo ricevuto i bollettini relativi alla prima emissione con l’indicazione di rate non adeguate rispetto all’aliquota di riduzione che avevano titolo a richiedere; che, nel corso dell’anno 2019, hanno subito un reintegro della quota contributiva accertata come dovuta in misura superiore rispetto a quella inizialmente riconosciuta».

Infine, è stato specificato che alcune domande di riduzione pervenute mentre i bollettini erano in fase di preparazione «potrebbero non essere state ancora lavorate. In questo caso, il contributo verrà posto in riscossione nel corso del prossimo anno unitamente alla quota di pertinenza 2020. Tuttavia l’interessato ove ne faccia richiesta tramite email, potrà effettuare il pagamento direttamente con bonifico bancario».

© Riproduzione riservata

Non perdere gli aggiornamenti sul mondo della farmacia

Riceverai le novità sui principali fatti di attualità.

Puoi annullare l'iscrizione con un click. Non condivideremo mai il tuo indirizzo email con terzi.