
La comunicazione diffusa dall’amministrazione piemontese riporta l’elenco completo delle sedi che per ora sono state assegnate, nonché la lista di quelle che sono state considerate “non abbinate”, “non accettate”, o “rifiutate” ed “oggetto di decadenza dall’accettazione”. È stata inoltre specificata in via ufficiale la dislocazione delle 70 sedi: in particolare, quasi la metà di esse sarà presente in provincia di Torino, la città più popolosa della regione. Altre 12 sono previste invece in provincia di Novara, 10 in quella di Cuneo, 5 in quella di Asti, 3 in quella di Alessandria e ancora 2, rispettivamente, nelle provincie di Biella, Verbania-Cusio-Ossola e Vercelli.
È possibile scaricare i pdf relativi agli esiti dell’interpello collegandosi al sito della Regione presso questo indirizzo; è possibile inoltre prendere visione dell’elenco delle sedi non assegnate.
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