concorso-straordinario-farmacie-trentino-alto-adigeBOLZANO Le diciassette farmacie che la liberalizzazione ha assegnato all’Alto Adige sono bloccate dal tedesco. Il concorso straordinario farmacie – infatti – non è ancora stato pubblicato sul portale web del ministero della Salute perchè manca la traduzione bilingue. Hans Heiss, consigliere provinciale dei Verdi, in un’interrogazione all’assessore alla sanità Richard Theiner ha chiesto ed ottenuto spiegazioni. «Mi hanno detto che è tutto bloccato perchè la Provincia non vuole pagare i 43 mila euro che servono per la traduzione. Capisco che le nuove farmacie diano fastidio ma ci sono località dove servono. Eccome. Sarebbe il caso di darsi una mossa per il bene della popolazione». Luca Collareta, presidente di Federfarma, spiega che la questione è ancora più complessa. «La Provincia ha tutte le carte in regola e bell’e che pronte per bandire il concorso ma Roma è in ritardo». Lo scaricabarile Bolzano, Roma e ritorno – su chi e come si doveva attrezzare per pagare la traduzione c’è stato – questo è vero, ma adesso è stato in parte risolto. «Il ministero – fa sapere Collareta – non ha completato la versione tedesca che deve uscire sul portale web all’interno del quale va caricato il concorso perchè ha avuto dei problemi tecnici. Credo che Roma abbia chiesto all’Alto Adige di attendere perchè il nostro concorso va caricato per ultimo e così ci tocca aspettare». I farmacisti restano divisi: da una parte chi è ben felice del blocco perchè ha già la sua farmacia e teme la concorrenza, dall’altra quelli che vorrebbero aprire una nuova farmacia e non lo possono fare perchè il ministero non ha caricato il bando di concorso bilingue sul web. Adesso resta da capire quali saranno i tempi. «Spero che la questione possa risolversi entro l’estate». Ricordiamo che la liberalizzazione delle farmacie, inserita nel decreto «Cresci Italia» del governo Monti, porterà all’apertura in tutto l’Alto Adige di diciassette nuove farmacie, sei solo a Bolzano, 2 a Merano e Bressanone, 1 a Laives, Brunico, Sarentino, Renon, Caldaro, Appiano e Lana. Collareta non vede affari per nessuno perchè – dice – agli altoatesini non piace riempirsi di pillole: «Abbiamo la spesa farmaceutica pro capite più bassa d’Italia attestata attorno ai 146 euro contro i 180 del Belpaese». Gli ultimi dati disponibili ci dicono – infatti – che il Servizio sanitario provinciale ha speso mediamente circa 146 euro pro-capite per i farmaci erogati dalle sole farmacie sul territorio. Nel dettaglio si passa da 99 euro di spesa lorda pro-capite nel distretto sanitario della Val Gardena a 183 euro nel distretto di Bolzano. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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Alto Adige – Ed. nazionale

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