Dopo un’attesa durata due anni, qualcosa torna a muoversi sul fronte concorso straordinario per l’assegnazione di sedi farmaceutiche in Campania. Con un decreto del presidente della Regione Stefano Caldoro è stata infatti finalmente nominata la commissione esaminatrice – presieduta da un professore universitario e composta, tra gli altri, da due farmacisti designati dagli Ordini provinciali – che valuterà i titoli presentati e predisporrà la graduatoria dei candidati. Duecentonove le sedi da assegnare: 12 in provincia di Avellino, 8 in quella di Benevento, 42 a Caserta, 100 a Napoli e 47 Salerno. Se gli Ordini avevano già provveduto un anno fa a indicare i membri della commissione in capo a loro, ancora mancava la nomina regionale, arrivata ora. Certamente una buona notizia e un passo in avanti per i tanti colleghi in lizza che la aspettavano da tempo, ma che non ha mancato di creare qualche rumor.
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«È un concorso che doveva essere bandito nel 2011 ed è invece stato bandito nel 2013, era per soli titoli, quindi richiedeva poca organizzazione; la commissione si poteva fare prima, come in tutte le altre Regioni, non mi sembra che ci sia niente da sbandierare. Si sono aspettati due anni, a questo punto si potevano anche aspettare i risultati elettorali; il sospetto viene…». Parola di Ettore Novellino, presidente dell’Ordine dei farmacisti di Avellino e della Conferenza nazionale dei direttori di Dipartimento di Farmacia, che allude alle prossime elezioni regionali di fine maggio, dove il governatore in carica è il candidato del centrodestra, in corsa per la riconferma. Novellino non arriva a parlare di strumentalizzazione elettorale, ma sottolinea la «caduta di stile». «Per carità, mi fa piacere che la commissione sia stata nominata – rimarca –, mi auguro che ora però almeno si arrivi celermente a una conclusione». Novellino non manca di ricordare che «ancora non si è chiuso il concorso del 2009 per 93 sedi», e questo a dispetto della situazione del settore e del fatto che solo in provincia di Avellino la disoccupazione tra i farmacisti è del 10%. «Chiudiamo questi concorsi quanto prima e chiudiamoli davvero – chiosa –, e speriamo di non dover aspettare le prossime regionali per avere la graduatorie…».
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