
L’amministrazione ha inoltre specificato che «scorrendo l’ordine della graduatoria stessa, integrata con l’indicazione a fianco di ciascun candidato della sede o delle sedi prescelte, si individuano i singoli candidati cui assegnare la sede spettante, fino ad esaurimento del numero delle sedi messe a concorso». Entro trenta giorni dall’assegnazione il candidato assegnatario deve dichiarare se accetta o meno la sede assegnata. Finché la graduatoria sarà valida, inoltre, le sedi non accettate, quelle assegnate ma non aperte entro un anno dalla data dell’assegnazione, nonché quelle resesi vacanti a seguito delle scelte effettuate dai vincitori del concorso e quelle di nuova istituzione a seguito di eventuali revisioni della pianta organica ordinaria, saranno assegnate scorrendo la graduatoria con le medesime modalità dei punti precedenti». Tuttavia, una serie di ricorsi grava ancora sulla procedura, il che significa che non si possono escludere novità e colpi di scena. A otto anni dall’avvio dell’iter del concorso.
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