conasfaOggi i farmacisti collaboratori di farmacia più meritevoli hanno pochissime possibilità di carriera e di accesso alla titolarietà di una sede farmaceutica. Di fatto questa situazione provoca la mancanza di un “adeguato turn over” nella direzione e titolarietà delle farmacie, in alcuni casi a discapito della qualità del servizio erogato.
La possibilità di un’apertura alla titolarietà ai farmacisti non titolari con il Concorso Straordinario, è oggi di fatto bloccata dallo stesso sistema che avrebbe dovuto provvedere ad una rapida assegnazione delle sedi. Comprendiamo il tentativo di uniformare, dove possibile, i criteri di valutazione delle varie commissioni e ridurre i rischi di ricorsi, ma è altresì impensabile giustificare attese bibliche per queste procedure. Purtroppo il rispetto della norma (Decreto Salva Italia) per il commissariamento delle Regioni inadempienti è, di fatto, lettera morta.
Inoltre l’obbligo (Decreto Cresci Italia) della cessione della direzione della farmacia al raggiungimento del requisito dell’età pensionabile, ha il compito di ringiovanire i quadri dirigenziali dove possibile e permettere un minimo di carriera professionale almeno per un esiguo numero di farmacisti.
Conasfa ha proposto la nomina di un direttore al raggiungimento dell’età’ pensionabile del titolare per attivare il ricambio generazionale, riconoscere maggiormente la meritocrazia e aumentare le possibilità di occupazione e di nuovi investimenti nel settore, grazie al contributo di nuove risorse umane e professionali. Rileviamo che non necessariamente “giovane” sia sinonimo di miglioramento, ma spesso assistiamo al fatto che “anziano” corrisponde a conservatorismo, e questo rallenta notevolmente l’evoluzione del servizio.
In un disegno organizzativo ad ampio spettro, “sollevare” un collega dalla direzione della farmacia al raggiungimento dell’età pensionabile non vuole essere discriminatorio verso qualcuno che va in pensione, ma vuole affermare un concetto oramai assodato nell’attuale mondo professionale e lavorativo.
Si ricorda, che CONASFA aveva presentato una proposta affinché, e per un breve periodo inclusa in una bozza dell’ex Ministro Balduzzi (ndr dicembre 2012), al raggiungimento dell’età pensionabile la concessione di una sede farmaceutica fosse rimessa a concorso.
CONASFA è sempre fiduciosa che norme chiare e rispettate siano oramai un sentire comune per una società moderna.

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