La Federazione nazionale unitaria dei titolari di farmacia italiani (Federfarma) ha pubblicato, in data 17 giugno 2019,  il «Codice etico per i componenti del consiglio di presidenza». Il documento, approvato a poco più di due anni dall’avvio del mandato del consiglio in corso, «non deriva da vincoli o previsioni statutarie – spiega il sindacato -, bensì rappresenta un codice di autoregolamentazione che l’organo, nella sua autonomia, ha deciso liberamente di adottare, per improntare alla massima trasparenza possibile e al rispetto di modelli di comportamento eticamente corretti, i rapporti tra i suoi componenti, la federazione, anche con riferimento ad incarichi esterni». Il nuovo codice approvato dunque, in quanto Codice di Autoregolamentazione, «risulta impegnativo solo per i componenti del Consiglio di Presidenza e non necessita di essere sottoposto all’esame e alla valutazione di altri Organi federali». È utile ricordare, a tal proposito, che l’attuale Consiglio di presidenza in carica, eletto il 30 maggio 2017, è formato da Marco Cossolo, presidente, Vittorio Contarina, vicepresidente,  vicario, Roberto Tobia, segretario, Michele Pellegrini, Silvia Pagliacci, presidente Sunifar e vicepresidente Federfarma, Pasquale D’Avella, vicepresidente Sunifar, Renato Usai, segretario Sunifar, Marco Bacchini, consigliere, Daniele Dani, consigliere, ed infine Achille Gallina Toschi, consigliere.

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Il testo (allegato in seguito), composto da due articoli, affronta i «Doveri dei componenti del Consiglio di Presidenza» e «Doveri dei componenti del Consiglio di Presidenza designati a far parte di organismi esterni alla Federazione». «Il Consiglio – evidenzia Federfarma – ritiene che il documento possa rappresentare un ulteriore strumento di trasparenza che si aggiunge ed integra altri strumenti previsti statutariamente quale il regolamento sul conflitto di interessi, approvato dal Consiglio delle Regioni e ratificato dalla Assemblea che rimane quindi strumento pienamente vigente ed operante». In tal senso, «il Consiglio ha stabilito che il testo venga trasmesso, alle Organizzazioni in indirizzo, con l’obiettivo di diffonderne i principi ed ampliarne gli ambiti applicativi, il Consiglio auspica che detto codice di autoregolamentazione possa trovare generale applicazione da parte di tutte le componenti della categoria».

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