Chiesi, gruppo biofarmaceutico internazionale con una rilevante presenza nel settore delle patologie respiratorie, ha ufficialmente inaugurato l’ampliamento del proprio stabilimento produttivo situato a La Chaussée-Saint-Victor, in prossimità di Blois, in Francia. L’iniziativa si inserisce in un piano di sviluppo che, a partire dal 2019, ha visto l’azienda destinare più di 400 milioni di euro alla creazione di una piattaforma tecnologica dedicata agli inalatori a minimo impatto di carbonio, denominati Carbon minimal inhalers. Si tratta di dispositivi, erogatori pressurizzati di dosi predeterminate, i quali si avvalgono di propellenti di ultima generazione che consentono un abbattimento dell’impronta di carbonio fino al novanta percento per ogni singolo dispositivo, per opzioni terapeutiche con gli stessi standard di sicurezza, efficacia e semplicità di utilizzo, minimizzando le emissioni climalteranti e assicurando un passaggio agevole per gli utenti e vantaggi concreti per l’ambiente.

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Polo produttivo per l’innovazione sostenibile a livello globale

Lo stabilimento francese, a seguito dei lavori di espansione, assumerà il ruolo di centro manifatturiero per tale categoria di inalatori predosati. Il potenziamento infrastrutturale sostiene la visione strategica di Chiesi di distribuire trattamenti respiratori sostenibili su scala mondiale. L’inaugurazione è stata una tappa di un percorso di investimenti costanti mirati a una filiera più sostenibile e resiliente. Nell’arco dell’ultimo decennio, sono stati impegnati più di centosessanta milioni di euro nel centro di eccellenza francese, con l’intento di incrementare la capacità produttiva per far fronte a una domanda globale in crescita e di velocizzare la transizione ecologica del sito verso processi industriali a minore impatto ambientale. Le stime indicano che l’investimento porterà alla creazione di circa 50 ulteriori posti di lavoro, sia diretti che indiretti, nel corso dei prossimi mesi, per arrivare a un organico complessivo di trecento collaboratori entro il 2026.

Ricadute economiche e ruolo dell’Europa nella transizione ecologica

Un’indagine economica commissionata da Chiesi France alla società di consulenza Bdo fornisce una misura dell’impatto socioeconomico dell’azienda nel territorio francese. Dall’analisi emerge che Chiesi genera in Francia un valore economico pari a centocinquanta milioni di euro di prodotto interno lordo e sostiene millletrecentocinquanta occupati, in modo diretto e indiretto, per la maggior parte riconducibili allo stabilimento di La Chaussée-Saint-Victor. Attualmente, più dell’ottanta percento della produzione del sito è destinata ai mercati internazionali, contribuendo in modo positivo alla competitività e al profilo industriale della Francia sul piano globale. L’esperienza di La Chaussée-Saint-Victor dimostrerebbe come l’Europa non sia solo in grado di prendere parte alla trasformazione globale.

L’impegno per salvaguardare il pianeta

Maria Paola Chiesi, vicepresidente del Gruppo Chiesi, ha osservato che «questo momento rappresenta molto più di un successo industriale. È la testimonianza del nostro impegno nel creare un ambiente in cui ognuno contribuisca a un obiettivo comune: innovare per il benessere dei pazienti e delle comunità in cui operiamo, salvaguardando al tempo stesso il pianeta. Ogni giorno agiamo per avere un impatto positivo sui pazienti, sulle comunità e sull’ambiente. Questo impegno è parte integrante della nostra visione del ruolo che un’azienda deve avere all’interno della società».

Trasformazione globale verso lo sviluppo sostenibile

Chiesi ha poi evidenziato che «l’Europa possiede tutte le risorse per avere successo: competenze scientifiche e produttive, professionisti di grande talento e una lunga tradizione di eccellenza nella salute pubblica. Qui, a La Chaussée-Saint-Victor, dimostriamo che l’Europa può non solo partecipare a questa trasformazione globale verso lo sviluppo sostenibile, ma anche guidarla. Per raggiungere questo obiettivo, l’Europa deve offrire un contesto all’altezza delle proprie ambizioni, un ambiente capace di attrarre investimenti, accelerare la trasformazione e garantire un accesso equo all’innovazione per tutti».

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